di REDAZIONE-
VITERBO- Nella mattinata di mercoledì 18 ottobre, una terribile scoperta ha scosso la stazione di Orte, dove è stato trovato un cadavere sui binari. Gli investigatori sono ora concentrati su una difficile missione: dare un nome a questa persona sconosciuta. La scoperta è avvenuta poco prima di mezzogiorno, quando un macchinista di un treno ad alta velocità ha notato i resti umani. Questi resti, in uno stato avanzato di decomposizione, rendono l’identificazione un compito arduo e lungo.
Ciò che rende la situazione ancora più complicata è il fatto che non sono stati trovati documenti né effetti personali con il cadavere. Anche i vestiti che lo ricoprivano sono andati in pezzi con il passare dei giorni. La polizia, sotto la guida della procura di Viterbo, ha iniziato a cercare tra le segnalazioni di persone scomparse nella zona, un processo che richiederà del tempo, coinvolgendo anche province vicine come Roma e Terni.
Nel frattempo, il procuratore di turno ha disposto l’estrazione del DNA dal cadavere, con l’obiettivo di confrontare le tracce genetiche con quelle presenti nelle banche dati delle forze dell’ordine per cercare una possibile corrispondenza.
L’ipotesi principale delle autorità è che questa persona possa essere stata travolta e smembrata da un treno, ma rimangono interrogativi cruciali. Si tratta di un suicidio o di un incidente? Quando è avvenuto il tragico fatto? E, soprattutto, a chi appartengono questi resti? Gli inquirenti sono impegnati a rispondere a queste domande, mentre il mistero sulla stazione di Orte continua a svelarsi.
