di GIUSEPPE INTAGLIATA CHERUBINI-
Storica impresa per Mattia Furlani ai Mondiali di atletica di Tokyo. L’azzurro, 20 anni, ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo con la misura di 8,39 metri, nuovo primato personale, superando il giamaicano Gayle (argento con 8,34) e il cinese Shi (bronzo con 8,33).
Dopo un inizio difficile con un salto nullo, Furlani ha trovato la misura vincente al quinto tentativo, coronando una gara gestita con grande maturità. Già campione mondiale indoor a Nanchino e bronzo olimpico a Pechino, l’atleta laziale ha celebrato l’impresa insieme alla madre-allenatrice e al suo staff, sventolando la bandiera tricolore. “Non so ancora se è reale. Finché non sentirò l’inno non ci crederò. Abbiamo gestito la gara alla perfezione, aggiustando tutto salto dopo salto. Questo è un anno magico, ma è solo l’inizio”- ha dichiarato emozionato ai microfoni Rai.
Buone notizie anche dal salto triplo: Andy Diaz e Andrea Dallavalle si sono qualificati per la finale. Diaz ha saltato 16,94 (settima misura utile), mentre Dallavalle ha raggiunto 17,08 (quarto in classifica provvisoria). Niente da fare invece per i 200 metri: Fausto Desalu e Filippo Tortu si sono fermati alle batterie, così come Dalia Kaddari e Vittoria Fontana tra le donne. Desalu, eliminato per soli 5 millesimi nonostante un buon 20’’43, ha commentato: “Mi mancava la ciliegina sulla torta, ma sono contento della stagione”. Tortu, alle prese con un fastidio alla gamba destra, ha chiuso in 20’’49: “Non sono soddisfatto, ma resto a disposizione per la staffetta 4×100”.
