di PIETRO BRIGLIOZZI-
MONTEFIASCONE (Viterbo) – Il forte vento che dalla tarda serata di ieri, 21 novembre fino ad oggi, si è abbattuto su tutto l’Alto Lazio, ha lasciato la sua negativa lunga scia di turbolenza.
Nella mattinata di oggi, coloro che si sono recati a visitare i propri cari nel Civico Cimitero in Montefiascone, hanno trovato una lunga serie di vasi rimossi e sparsi per ogni dove. Il forte vento, non solo ha rimosso i vasi più leggeri ed asportato i mazzetti di fiori, ma ha rimosso anche vasi grandi contenenti una buona quantità di terra e piante messe a dimora.
Il vento ha rimosso e fatto cadere anche qualche vaso dai gradini di base delle tombe per cui è finito in mille pezzi.
A proposito di vasi, a mio modesto avviso, con tutte le considerazioni del caso, va anche detto che l’attuale struttura dei vasi, sia essi in terra cotta che in plastica, rotondi o a cassettina è poco idonea al compito che il vaso è destinato a fare. Nella quasi totalità hanno la base piccola rispetto alla bocca superiore, per cui, secondo le leggi della statica, la loro stabilità è comunque compromessa a priori. I vasi dovrebbero essere costruiti all’esatto contrario o, per lo meno, la bocca superiore e la base devono avere lo stesso diametro; tuttavia, alcuni esperimenti fatti in privato, hanno dimostrato che sarebbe ancora meglio se la base avesse il diametro leggermente superiore a quello della bocca.
Questa attenzione, nel ricercare questa forma cilindrica, anziché a piramide rovesciata, dovremmo averla tutti noi cittadini al momento dell’acquisto dei vasi.
Al di là dei vasi, il vento nella sua impetuosità ha rimosso anche alcuni cassonetti in plastica di buone dimensioni adibiti al conferimento dei rifiuti floreali.