Montefiascone, dimenticata l’oasi del viandante e del pellegrino

di PIETRO BRIGLIOZZI –

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – I cittadini di Montefiascone, con soddisfazione, hanno accolto l’annuncio della sindaca Giulia De Santis con il quale informa i medesimi del cospicuo contributo di 80 mila euro, ricevuto dall’amministrazione della Regione Lazio per la rivisitazione e la conseguente sistemazione del lungo tratto della Via Francigena che per circa 14 chilometri attraversa il territorio di Montefiascone.

I cittadini hanno condiviso anche il progetto di massima che la stessa sindaca ha promulgato quale logico investimento del denaro ricevuto, al tempo stesso esprimendo qualche riserva sulla validità degli interventi che s’identifica con alcune fattispecie ben precise: il ponte sul fosso del Bucine, l’oasi del viandante e pellegrino; iniziata quest’ultima da qualche anno ed ancora non definitivamente ultimata che si trova nei dintorni della storica ed artistica Basilica di S. Flaviano, unica al mondo per la sua architettura. Senza dimenticare che detta area è al centro del tratto della Via Francigena e la stessa Basilica sta registrando, negli ultimi tempi, un notevole aumento di visitatori.

Desiderata dei cittadini, vista la cospicua cifra ricevuta, tuttavia si focalizza, sull’oasi del viandante e del pellegrino, che ha necessità di un impianto di videosorveglianza ora completamente assente; della rimozione di tutte le piante di pino con la loro sostituzione con altre piante meno resinose e con un apparto radicale meno invadente in superficie quali le piante di frassino, molto adulte (alte almeno cinque metri); l’aggiornamento dell’attuale impianto d’illuminazione, vecchio e insufficiente; la dotazione di acqua potabile; la realizzazione di un efficiente bagno pubblico; una migliore recinsione specialmente nella parte sud per la tenuta del terreno. Il tutto, commentano i cittadini tenendo conto che 80 mila euro non sono pochi e consentono, oltre lo sfalcio delle erbacce, la sistemazione di qualche tratto di fondo stradale, le installazioni di tabelle che tra l’altro già esistono e sono in buono stato, di fare tratti di alberature e diverse altre opere.

 

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