di PIETRO BRIGLIOZZI –
MONTEFIASCONE ( Viterbo) – Nella serata di questo sabato di fine agosto, e di domani domenica primo settembre, un altro evento di prestigio, alla sua ottava edizione, nel solco della tradizione moderna, si avvia nella Frazione Le Coste di Montefiascone. Due serate con la degustazione della Pizza Costarola accompagnata da birra e vino locale, a secondo i gusti.
Ormai è tradizione nella tradizione che in Montefiascone, durante i caldi mesi estivi, quando la presenza dei turisti in città raggiunge il culmine, gli eventi a sfondo mangereccio si susseguono con un certo cadenzamento.
Si parte con la Festa della Birra, la quale, di anno in anno, acquista maggior importanza per la clientela che la frequenta, pari se non superiore anche a quella della Fiera(Sacra) del vino, per poi passare alla Fiera (Sacra) del Vino, quindi la Sacra della Bistecca in frazione Le Mosse, in finale la Sacra della Pizza Costarola, senza dimenticare che nel mese di maggio, nella frazione di Zepponami, quale apri pista, si consuma la Sacra della Ricotta.
Una pizza, quella Costarola, organizzata dal comitato dei festeggiamenti del patrono S. Pancrazio Martire, costituito da sedici persone e presieduto dal giovane Alessio Moscetti.
In cucina al confezionamento e cottura della pizza le signore: Ombretta e Luana Napoli, Regina e Roberta Dominici, Stella Brozzetti; poi tanti giovani che servono le grandi tavolate preparate, sotto un grotta di luci, sul piazzale a fianco della chiesa parrocchiale del Corpus Domini. Com’è la pizza Costarola lo abbiamo chiesto alle dirette interessate, capo cuoche, sig.re Ombretta Napoli e Regina Dominici, le quali, se pur in modo molto riservato, ci hanno svelato la caratteristica ricetta.
Si preparano le pattate novelle, provenienti dalla Valle Perlata, tagliate in fette molto sottili, quindi si condiscono con salciccia, rigorosamente di maiale, e mozzarella fior di latte, una spolverata di pepe e sale, un pochino d’olio quanto basta, e si fanno gradinare. Giunte quasi alla cottura ci si condisce la base della pizza, fatta rigorosamente con acqua e farina di grano tenero, poi tutto al forno, per la cottura finale, una volta fuori del forno fa aggiunta una spolverata di persemolo a crudo, quindi servizio a tavola. Una vera specialità che, stando ai dati delle edizioni passate, si è avuta un’affluenza di circa trecento persone per sera. Provare per credere. Buon appetito a tutti.