di PIETRO BRIGLIOZZI –
MONTEFIASCONE ( Viterbo) – La tragedia che ha colpito lo scorso anno la famiglia Morincasa (Paolino), non può essere facilmente dimenticata, ma quello spirito altamente imprenditoriale non poteva finire con la tragedia che tutti abbiamo vissuto con profonda angoscia e trepidazione. Giovedì, tredici Giugno, è vicino, si riaccenderanno i fornelli, la brace tornerà a crepitare, già s’imbandiscono i tavoli, posate luccicanti, bicchieri brillanti, tovaglioli candidi, piatti accattivanti sono già sui tavoli. Sono aperte le prenotazioni: 0761/826231.
Tutto il personale, che merita stima ed ammirazione, è in fermento; anche la penna è al suo posto; il blocchetto aperto, il timbro rinfrescato, le prenotazioni iniziate. Un tavolo, in quella veranda, da dove lo sguardo si perde per la Valla Perlata prima e tra le onde del Lago poi, fino all’orizzonte, torna ad essere da tutti desiderato.
Non è stato ne semplice ne facile, ma i tuoi famigliari, superando le tante difficoltà incontrate, quasi sostenuti da quella tenacia che ti distingueva e diffondevi attraverso il sereno sorriso in messo ai molti clienti che venivano nel tuo ristorante per quei buonissimi fegatelli, quelle bistecche alla brace, quelle salcicce odoranti, quell’agnello allo scottadito, quel buon vino rosso del tuo vigneto, senza dimenticare quelle fettuccine al cinghiale ed al ragù, quelle matriciane che spandevano il loro profumo, quegli gnocchi! quella griglia su una brace sempre viva, il tuo sinale(para innanzi) che ti faceva un mito, i baffetti sornioni, non sono mai scomparsi dalla nostra memoria.
Tra pochi giorni, i Tuoi famigliari, ai quali, da una parte esprimiamo vicinanza ed dall’altra va tutto il nostro plauso, che dritti, seguendo perfettamente le tue orme, mettendo in pratica i Tuoi consigli che allora sapevi dare con gioia ed entusiasmo, facendone tesoro, sono pronti a ripartire, con la ferma volontà di portare avanti quanto, Paolo, avevi avviato con tanto entusiasmo, con tanta tenacia, con l’alta professionalità di serio ristoratore che sapevi coniugare con il cordiale rapporto che offrivi a quanti frequentavano i Tuo locale, per cui, il ritornare era una dovere.
Forsa ragazzi! Paolo(per tutti PAOLINO) gioisce in cielo ed curvo su di Voi, accanto a Voi con tutta la Sua protezione, suggerendovi come una volta: porta una posata, dagli un tovagliolo, aggiungi una sedia, qui, un’altra bottiglia di vino, quello……….; un acqua frizzante ai signori, un altro cestello di pane al tredici, ….un attimo per il conto!