di Redazione –
MONTEFIASCONE ( Viterbo) – “Io sto con lui” è il messaggio che da martedì sera si leva su facebook a sostegno di Daniele Angelini, primario del pronto soccorso di Belcolle dal 2005, iscritto nel registro degli indagati per la scomparsa di Aurora Grazini, la sedicenne deceduta per cause ancora da chiarire sabato 15 febbraio nella sua casa di Montefiascone. Venerdì 14 febbraio è stato Angelini aver visitato la giovane, arrivata in ospedale in ambulanza. Sembra che Aurora abbia lamentato difficoltà respiratorie e frequenti crisi di pianto. Il medico le avrebbe dato un ansiolitico e fissato un appuntamento dal neuropsichiatra infantile per il lunedì successivo alle ore 10, ma a casa la ragazza avrebbe continuato a stare male fino al tragico epilogo avvenuto poche ore dopo.
“Il primario dell’ospedale Belcolle – si legge nel post di cui non si conosce l’autore – viene raggiunto dall’avviso di garanzia per la morte della ragazza di Montefiascone. Va bene. È giusto. Ma cosa significa avviso di garanzia? Il nome corretto, intanto, è ‘informazione di garanzia’: serve a garantire il diritto alla difesa in determinati atti di indagine. Ora, interesse di tutti è quello di fare chiarezza riguardo le cause della morte di questa ragazza. Fin qui, nulla che strida. Quello che mi indigna è la gogna mediatica.
Nessuno sa quali siano state le cause della morte della ragazza. Una tragedia a prescindere da tutto. Provo rispetto per la famiglia. Per il dolore che nessuno saprà mai consolare e giustifico ogni sfogo e ogni dichiarazione. Ma penso anche al primario dell’ospedale. Al professionista e all’uomo. Sono certa che abbia fatto tutto quanto fosse nelle sue possibilità. E non lo credo perché io lo conosca. Non lo credo perché ero là. Lo credo perché esiste la professionalità e la preparazione. Lo credo perché ho rispetto profondo per le persone. Lo credo perché non ho prova del contrario”.
A sostegno del primario Daniele Angelini anche Mario Scarnati, sindaco di Fabrica di Roma: “Caro Daniele si legge nel post facebook -, come cittadino e soprattuto come sindaco voglio esprimerti la mia solidarietà e quella di tutto il paese. Siamo onorati di avere come cittadino un medico come te, sempre disponibile, gentile ed esperto. Sappi che puoi infinitamente contare sulla nostra stima e il nostro affetto”.
Ieri a Montefiascone l’addio ad Aurora Grazini. Una chiesa gremita di volti solcati dalla tristezza e da un coro unito all’unanime al grido di “Ce lo siamo giurati, non ti scorderemo mai”. Poi un volo composto di palloncini bianchi.
Al termine del rito funebre sono giunte le parole di Giuseppe Picchiarelli, legale della famiglia della giovane: “Vogliamo giustizia, non vendetta. È dannoso trasformare l’indagato in colpevole. Nessuno può essere trasformato in carnefice quando ancora non sappiamo cosa sia successo”.