VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Scrivere della scomparsa di un ragazzo di 24 anni non è solo difficile, è quasi impossibile. Sono cliente dei Cossu, meccanico conosciuto per caso e subito apprezzato per la disponibilità e la gentilezza. Sono una famiglia ed un gruppo fantastico. Giuseppe l’ho conosciuto in officina col papà Pietro. Sempre educatissimo e pronto a soddisfare ogni richiesta. Con entrambi è nato un bel feeling di fiducia e rispetto reciproci. Ero in viaggio per Riccione questo pomeriggio per partecipare ai campionati italiani di tennistavolo quando l’occhio mi è andato su Tusciatimes dove ho saputo dell’improvvisa morte per malore di Giuseppe. Un tonfo al cuore mi è preso. No. Un ragazzo non può morire a 24 anni senza un apparente perché. Proprio no. In questi casi ogni ulteriore parola avrebbe poco senso. Mi stringo forte a Pietro ed a tutta la famiglia Cossu con un grande abbraccio”.
Gaetano Alaimo