Morte di Aurora Grazini, intervistati nonni e zia da “Mattino Cinque”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il caso della morte della giovane Aurora Grazini, trovata morta nella sua casa la mattina del 15 febbraio, dopo essere stata al  Pronto Soccorso di Belcolle il pomeriggio precedente, è stato trattato da tutti i quotidiani e tv nazionali. Questa mattina un servizio di “Mattino Cinque” di Canale 5 ha posto in evidenza come alla giovane, prima delle dimissioni dal nosocomio viterbese, fossero state date delle gocce di ansiolitico e fissato un appuntamento con lo specialista della Neuropsichiatria infantile, proprio per questa mattina alle ore 10. La giovane, hanno fatto sapere da Belcolle, non lamentava dolori fisici, ma era in preda a pianto ed ansia. Aurora si era lasciata da poco con il suo ragazzo ed erano giorni che non stava bene, con attacchi di panico. Pare che si fosse anche dimagrita parecchio nell’ultimo mese, almeno 5 chilogrammi. Sarà soltanto l’autopsia di domani  a stabilire le cause del decesso. Si pensa anche ad una possibile malformazione congenita.

Intervistati da “Mattino Cinque” i nonni della giovane, distrutti dal dolore, non sanno darsi pace per la scomparsa della loro nipote ed accusano Belcolle: “Hanno dato delle gocce a nostra nipote e l’hanno mandata via, ce l’hanno ammazzata. Quelle gocce l’hanno intontita ed è rimasta così per tutta la notte. Quando il padre è arrivato a Belcolle per riportare Aurora e la madre a casa, nostra nipote si è seduta in macchina davanti, in quanto non respirava bene. Poi, giunta a casa,  la madre l’ha messa nel suo letto e l’ha sorvegliata tutta la notte. Si è assentata solo per prepararle una

Nonno di Aurora Grazini

tisana. Ma nelle prime ore del mattino ha visto che non respirava più, ha chiamato il marito che stava in bagno e poi la tragedia. Voglio sapere perché è morta mia nipote”.

Anche la zia, intervistata, ha detto che era un mese che Aurora stava male, ma era stata visitata dai dottori e curata. Aveva avuto l’influenza. Si era assentata da scuola per alcuni giorni, era poi rientrata, ma un brutto voto, un 4 preso come rientrata, l’aveva fatta piombare nello sconforto e non si era l’indomani ripresentata a scuola.  La zia l’ha ricordata come una ragazza positiva, sempre carina, un vero gioiello. Aurora era giunta il primo pomeriggio del 14 febbraio in ambulanza al Ps di Belcolle con codice verde. E’ stata, quindi,  assistita e dimessa dopo circa due ore, quando il padre della giovane, era giunto a prendere con l’auto figlia e madre. La mattina seguente è morta nella sua casa, gettando i familiari e tutto il

Nonna Aurora Grazini

paese nella tristezza più completa. Ora non resta che attendere le risposte dell’autopsia per capire cosa effettivamente abbia stroncato la vita della giovane Aurora.

Zia di Aurora Grazini

Nel frattempo la Procura ha aperto un fascicolo  contro ignoti per omicidio colposo. Al momento, non c’è nessun nome iscritto nel registro degli indagati dalla pm Eliana Dolce e dal procuratore Paolo Auriemma. Il ministro della Salute Speranza ha inviato a Belcolle una task force per verificare che gli operatori del nosocomio abbiamo svolto tutte le procedure necessarie per assistere la giovane.

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