Morto operaio Tor Vergata. Paolo Capone, Leader UGL: “Troppe vite spezzate, emergenza nazionale”

“È con profondo dolore che apprendiamo della tragica morte di un operaio di 51 anni avvenuta presso il deposito Atac di Tor Vergata a Roma. Questo incidente è l’ennesima dimostrazione della necessità urgente di interventi concreti per la sicurezza dei lavoratori”. Lo hanno dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale UGL, e Gaetano De Felice, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito alla morte di un operaio precipitato in una fossa delle officine per la manutenzione dei bus, all’interno di un deposito Atac di Tor Vergata.

“È indispensabile rafforzare le misure di sicurezza sul lavoro, intensificare i controlli e garantire una formazione adeguata e continua ai lavoratori, in particolare laddove si svolgono mansioni più a rischio. Troppe vite sono state spezzate prematuramente a causa di incidenti che avrebbero potuto essere evitati, se fossero stati rispettati standard di sicurezza più rigorosi. Ormai siamo in presenza di una emergenza nazionale. Per cui è giunto il momento di mettere in campo un piano nazionale per tutelare la salute e la vita di chi ogni giorno contribuisce con il proprio lavoro allo sviluppo del Paese. Solo così – concludono – potremo onorare la memoria di chi non c’è più e impedire il ripetersi di simili tragedie”.

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