di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – 40 anni fa, il 27 maggio del 1984 il Papa Giovanni Paolo II, in visita pastorale nella Tuscia, fu accolto con commozione e onori nella Città di Viterbo proprio nel giorno del Trasporto della Macchina di Santa Rosa alla quale assistette affacciandosi dalla finestra di Palazzo dei Priori. E pioveva, pioveva tanto.
Questa mattina, 22 maggio, nel 40° anniversario della straordinaria visita del Papa a Viterbo è stata presentata alla stampa la “Mostra Fotografica” che gli rende omaggio e che è allestita nel Monastero di Santa Rosa di Viterbo dal 25 maggio al 16 giugno. Il taglio del nastro è fissato per sabato 25 maggio alle ore 17.00.
Ad aprire la conferenza la sindaca Chiara Fontinini che dice commossa: “Ogni papa dovrebbe vedere il trasporto della Macchina di Santa Rosa, e dovrebbe vedere la passione e la fede dei facchini. Presentare alla città questa mostra ha questo significato. Il trasporto è metafora di amore, fede e dedizione alla propria santa. L’invito per quest’anno è stato inoltrato anche a Papa Francesco…vedremo”.
Alla presentazione della Mostra anche presidente del sodalizio dei facchini Massimo Mecarini che ha ricordato a grandi linee quell’indimenticabile giorno del 1984 :”noi eravamo forti e giovani, la Macchina era molto più pesante di quella che si trasporta oggi, e pioveva tanto, non so come abbiamo fatto a terminare il trasporto. Per fortuna quando siamo arrivati in piazza del Comune, ha smesso di piovere. E ricordo con grande emozione il Papa che scese in piazza per dare la mano ad ognuno di noi. Alcuni piangevano. E rimmarrà nella storia la sua frase “Valeva la pena per un Papa venire a Viterbo”. Mecarini ricorda inoltre: “Il 9 luglio 1983 facemmo un altro straordinario trasporto in occasione del 750esimo anniversario della nascita di Santa Rosa. Non solo, ma tra l’83 e l’84, tra straordinari 3 settembre e prova del traliccio, facemmo ben 6 trasporti. Sempre nel 1984 pensammo anche di passare da via Marconi”.
Per don Luigi Fabbri, vicario della Diocesi di Viterbo, la mostra è importante perchè attraverso le immagini storiche viene ricordata alla città una giornata intessissima per il Papa che prima di assistere al Trasporto, fece tante visite pastorali e discorsi, anche all’allora carcere di S.Maria in Gradi. Un giorno che è bene tenere vivo nella memoria con immagini che ancora suscitano tante emozioni”.
Infine la professoressa Anna Proietti del Centro Studi Santa Rosa precisa che per questa speciale mostra si è inoltrata nella ricerca di foto, manoscritti, indumenti e materiali d’archivio inediti. Una mostra assolutamente da vedere.
Conclude la conferenza il consigliere dell’Enit Sandro Pappalardo: “Come Enit abbiamo continuato il percorso del racconto di uno splendido territorio, capisaldi che si stanno avverando. La Mostra Fotografica è un ulteriore passaggio di questo percorso”.
La mostra vede la partecipazione della Provincia e del comune di Viterbo, del Sodalizio dei facchini, di Enit, della Diocesi e della Fondazione Carivit.