Mostra “Libertà di essere” al centro commerciale Tuscia, il commento di Fatiganti della UilTucs di Viterbo

VITERBO – “Dobbiamo lottare tutte per dare voce alla battaglia contro la violenza sulle donne”. Così Elvira Fatiganti, segretaria generale della UilTucs di Viterbo che questa mattina ha visitato la mostra fotografica Libertà di essere nella galleria del centro commerciale Tuscia a cura del fotografo Cristiano Morbidelli.

Protagonisti dei ritratti in bianco e nero, formato 30X45 e in esposizione per l’intera settimana, sono i dipendenti dell’Ipercoop di Viterbo e di Unicoop Tirreno: uomini e donne che lavorano alle casse, ai banchi, tra le corsie del negozio, che svolgono mestieri e ricoprono ruoli diversi, tutti uniti per lanciare un messaggio forte e corale.

Ogni scatto è accompagnato da una parola o una frase scritta su un cartello esposto con fierezza dalle persone fotografate. Ci sono “Coraggio”, “Sensibilizzazione”, “La violenza non è solo fisica” e “Libertà di essere” che è diventato il titolo della mostra.

“Sono andata come donna – ha aggiunto Fatiganti -, non come sindacalista. Perchè, considerando quanto sta accadendo, la violenza che colpisce tantissime donne, è fondamentale esserci, è decisivo partecipare. Sempre, tutti i giorni, a partire dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”.

Le foto sono state scattate da Cristiano Morbidelli, gastronomo dell’Ipercoop di Viterbo e fotografo professionista, che ha allestito una vera e propria sala di posa negli uffici del negozio per ritrarre i volti di colleghe e colleghi.

“Sono andata anche – ha poi aggiunto Fatiganti – come persona che ha avuto il piacere di lavorare per l’Ipercoop che, oggi, organizza una mostra lodevole e dall’alto valore sociale e culturale. Ed è stato emozionante vedere i volti delle colleghe con cui ho lavorato. Storie di donne che lavorano, che si sacrificano, che crescono i figli e portano avanti le famiglie”.

L’obiettivo della mostra è quello di trasmettere un messaggio sociale sempre più urgente attraverso persone normali: amici, colleghi, lavoratori che ogni giorno entrano in relazione con tanti altri cittadini in un luogo aperto e vitale come il supermercato.

“Cristiano Morbidelli – ha sottolineato Fatiganti – è un grande fotografo che con il suo lavoro ha scelto di raccontare la positività del lavoro e della vita di una donna. Ha voluto rappresentare la speranza di cambiare, la speranza di donne che lavorano. Morbidelli ha voluto rappresentare la donna”.

“Non dobbiamo avere paura – ha concluso Fatiganti -. Siamo tutte Giulia Cecchetin. E abbiamo un dovere, lottare perché non accada mai più”.

L’iniziativa della mostra è stata ideata e organizzata dalla sezione soci Coop di Viterbo.

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