Nasce Transistor Viterbo, l’hub per la transizione ecologica e la mobilità sostenibile

Approda a Viterbo, dopo la prima assemblea di lunedì 25 marzo, il progetto Transistor, la rete di hub locali promossa dall’organizzazione nazionale Rinascimento Green per accelerare la transizione ecologica equa e inclusiva nei territori.

Il capoluogo dell’omonima provincia si aggiunge quindi a Firenze, Gela, Lecce, Milano, Roma, Siracusa, Venezia e Verona, città in cui il progetto è già attivo.

“Accelerare la transizione ecologica su scala territoriale significa migliorare sensibilmente la qualità di vita delle popolazione. Il nostro obiettivo è quello di disegnare, tramite processi partecipati dal basso, città più accoglienti e inclusive. Siamo felici di aggiungere Viterbo alla lista delle città che si stanno impegnando attivamente a questo fine” spiega Lorenzo Ci, coordinatore nazionale della rete Transistor, presente a Viterbo in occasione della costituzione del gruppo.

“Transistor Viterbo nasce sul tema della mobilità sostenibile e vuole costituire un presidio che dia voce agli utenti più vulnerabili della strada, pedoni, ciclisti, bambini, studenti, famiglie anziani, persone con disabilità o semplici fruitori dello spazio urbano, le cui voci sono attualmente troppo frammentate e non rappresentate” annuncia il neo-costituito gruppo viterbese.

Il gruppo intende costituirsi come portatore d’interesse nelle concertazioni cittadine partecipate, previste dall’Amministrazione comunale in merito al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) recentemente affidato.

“L’obiettivo è quello di contribuire alla costruzione di un sistema di trasporti più sostenibile, sicuro, accessibile e inclusivo. Vogliamo bilanciare il dibattito pubblico locale sul tema, troppo spesso dominato dalle voci degli strenui sostenitori dello status quo, contrari a qualsiasi proposta che miri a favorire un modello di mobilità incentrato più sulle persone e meno sulle automobili”, conclude Transistor Viterbo.

Con 78 auto ogni 100 abitanti (contro i 56/100 della media europea e i 68/100 della media italiana), una quota di spostamento modale motorizzato pari al 98%, Viterbo è una delle città peggiori in Europa per mobilità sostenibile.

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