“Nel mio calvario ho incontrato degli angeli”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Nel mio calvario ho incontrato degli angeli. A Belcolle è iniziato il mio incubo ma, sempre a Belcolle ho trovato professionalità, competenza e tanta tanta umanità che mi stanno dando la forza per affrontare la mia malattia. L’umanità, in particolare, è una dote non affatto scontata, e sicuramente molto importante in un momento così delicato della mia vita. E’ al team del reparto di oculistica di Belcolle, diretto dal dottor Enrico Zonghi, e in particolare alla dottoressa Anna Natali che va questo mio ringraziamento pubblico. Sono un viterbese affetto da una malattia degenerativa della retina. All’incirca un anno fa ho iniziato ad avere problemi con la vista. Dopo una serie di accertamenti, sono arrivato al reparto di oculistica di Belcolle dove il dottor Zonghi mi ha diagnosticato una grave patologia della retina. Non nascondo lo sconforto che mi ha assalito quando mi è stata comunicata la diagnosi. E’ stato in quell’istante, in cui mi sembrava che il mondo mi crollasse addosso, che ho sentito tutta la vicinanza dei medici che erano con me: il dottor Zonghi e la dottoressa Natali, ortottista e assistente di sala. Ricordo in particolare la comprensione e la loro “partecipazione” sentita al quel mio momento così delicato. E’ iniziato con loro un percorso medico e – direi – anche di “vita”. E’ stata la dottoressa Natali a effettuare la prima retinografia ai miei occhi e gli esami periodici a seguire. Sempre con il sorriso in bocca e una parola di incoraggiamento. Nel corso dei mesi è subentrata una nuova patologia, una maculopatia per la quale sono sottoposto a delle iniezioni intravitreali a cadenza periodica. Iniezioni che mi sono state praticate all’ospedale di Belcolle con estrema efficienza e professionalità, puntualità nella preparazione e nei controlli a seguire. Ho trovato un ambiente tranquillo e rassicurante, dove non mi sono sentito un numero o un “semplice paziente” e questo ha contribuito a darmi un sostegno non indifferente sul piano psicologico. Al dottor Zonghi, alla dottoressa Natali e a tutto il team va la mia più sentita riconoscenza. Lettera firmata. Per motivi di privacy del paziente omettiamo il nome”.

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