Nella Tuscia “Gli olivi di Etruria” lancia una campagna per il recupero degli oliveti abbandonati

VITERBO – “Nel mio piccolo paese natale di 10.000 anime ci sono oltre 15.000 piante di olivo abbandonate, oltre 100.000 in tutta la Provincia. Il numero sale a diversi milioni in tutta la Penisola.  Questo è un dramma, una situazione incredibile della quale spesso non si ha coscienza e conoscenza – dichiara Pierluigi Presciuttini Presidente e socio fondatore dell’Associazione “Gli Olivi di Etruria APS” che nasce con l’ambizioso obiettivo di  recupero e  valorizzazione delle migliaia di piante di Olivo che oggi sono abbandonate. Non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati. Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

Assieme a un gruppo di amici che si sono appassionati in questa attività l’Associazione nata lo scorso febbraio si prefigge di recuperare il patrimonio olivicolo e oleario dell’Etruria intera, attraverso il lancio di una campagna crowfounding che permetta  l’acquisto delle attrezzature con le quali curare e raccogliere gli olivi e  sostenere  il recupero dei campi abbandonati adottando le piante che per  merito dei donatori verranno salvate dall’abbandono. Con un piccolo contributo  si può adottare una o più piante abbandonate  e avere la sicurezza che l’olio prodotto da questo recupero sia tracciato dalla zona di provenienza e totalmente sostenibile. Oggi la cultura dell’Olio EVO di qualità sta diventando sempre più diffusa per tutti i benefici che apporta alla nostra salute, perché è un alimento sano, nutraceutico e fondamentale della cucina Mediterranea, recentemente è stato promosso a Farmaco dalle autorità Statunitensi e, in più e tutto italiano.

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