Nella Tuscia in discesa il numero di imprese nel primo trimestre dell’anno

VITERBO – Imprese della Tuscia in ribasso con -0,35% nel primo trimestre del 2020. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese tra gennaio e marzo 2020, diffusi da Unioncamere e Infocamere, da cui emerge il -0,09% per il Lazio  e il -0,5% a livello nazionale.

Il totale delle imprese presenti nei registri della Camera di Commercio di Viterbo alla fine del mese di marzo 2020 risulta pari a 37.636 unità – 132 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 – di cui 7.100 imprese artigiane che presentano anch’esse un tasso di crescita negativo pari a -1,5%.

“Si tratta di una flessione percentuale – dichiara Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Viterbo – comune a tutti i trimestri di inizio anno, tradizionalmente caratterizzati da un bilancio negativo a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente. Ovviamente tale situazione è destinata a cambiare anche per le attuali congiunture legate al COVID-19 che presumibilmente si rifletterà, oltreché sugli indicatori di carattere economico, anche sul movimento anagrafico delle imprese anche con ampie diversificazioni tra i vari settori economici”.

Nello specifico nel comparto agricolo si è registrato un calo dello stock di imprese pari al -1,29%.  Quello agricolo è una settore molto importante per l’economia della Tuscia che rappresenta il 31,2% del totale delle imprese registrate.

Le attività manifatturiere, che rappresentano il 5,4% del totale delle imprese registrate, subiscono una diminuzione pari al -1,31%. Dopo alcuni anni in cui si è assistito alla contrazione delle imprese operanti nel settore delle costruzioni, nel primo trimestre 2020 la provincia si è registrata una leggera crescita dello stock, pari allo 0,77%, per un settore è uno dei più rappresentativi per la nostra economia, con una percentuale di imprese pari al 13% circa del totale.

In calo anche il settore del commercio, -0,78%, che pesa per circa il 21% sul totale delle imprese della Tuscia. Variazione negativa dello stock anche per il settore dei trasporti, e le attività finanziarie ed assicurative.

Al contrario è positiva la variazione annua dello stock per le attività immobiliari, per i servizi di informazione e comunicazione e per i servizi di ricettività e ristorazione. Quest’ultimo con un +0,7%, arriva a pesare per il 6,4% sul totale delle imprese presenti sul territorio provinciale. Risultano in crescita anche il settore della sanità, quello del noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese,  e le attività professionali, scientifiche e tecniche.

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