Nespresso con il programma di economia circolare Da Chicco a Chicco dona 224 quintali di riso a Banco Alimentare del Lazio

Con l’avvicinarsi della Giornata Internazionale della Solidarietà, il prossimo 20 dicembre, Nespresso conferma anche nel 2023 il proprio impegno al fianco di Banco Alimentare del Lazio grazie a “Da Chicco a Chicco”, il programma – attivato in Italia nel 2011 – per la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste e in particolare con la donazione annuale del riso ottenuto grazie al riuso del caffè esausto trasformato in compost e utilizzato per la coltivazione del riso in una risaia in Italia.

Nel 2023, Nespresso ha donato infatti alla delegazione regionale dell’Associazione 224 quintali di riso, l’equivalente di 250.000 piatti di riso (1 piatto = 90gr), da destinare alle 450 strutture caritative distribuite sul territorio e che si prendono cura di oltre 110.000 persone in difficoltà.

Con “Da Chicco a Chicco”, Nespresso si impegna da oltre dieci anni per garantire una seconda vita alle capsule esauste di caffè in alluminio, facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità di cui Nespresso si sente parte integrante. Nato grazie alla collaborazione con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” consente infatti ai clienti di Nespresso di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 170 punti di raccolta in più di 80 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono, il caffè e l’alluminio, vengano separati e avviati a riciclo. L’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio, del Piemonte e, per la prima volta quest’anno, della Puglia e della Daunia.

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