“Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”, incontro interreligioso ad “Ombre Festival” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – E’ stato il giornalista Paolo Di Giannantonio, giornalista con un bagaglio d’esperienza veramente unico, a condurre la serata di martedì 25 luglio, presso p.zza San Lorenzo.

Una serata speciale che ha visto coinvolte le rappresentanze religiose, presenti sul territorio, per un incontro alla conoscenza, del singolo bagaglio culturale.

Di Giannantonio, inviato speciale sia in Italia che all’estero, durante i suoi 40anni d’ attività ha effettuando reportage dalla Guerra del Golfo, dalla crisi Iran-Iraq, in Bosnia, Croazia, Kosovo e Macedonia, nonché dei problemi sociali in Afghanistan e in Sudafrica, per raccontare la liberazione di Nelson Mandela.

“Per parlare di interreligiosità, non potevamo scegliere posto migliore, ha commentato il giornalista, questa piazza è storia pura, dalle origini fino ai nostri giorni. Questa sera sentiremo parole, ma anche musica ed esibizioni”

Infatti, sono saliti sul palco, con i loro costumi coloratissimi, due gruppi di danza della comunità buddista che hanno eseguito delle danze tradizionali.

Poi si è passati alla presentazione degli ospiti: Hamdan Al Zeri, consigliere del direttivo nazionale UCOII (unione delle comunità islamiche d’Italia), Don Paolo Chico, parroco di Cura di Vetralla (vt), Padre Bobita Vasile Stefan, padre della comunità Ortodossa rumena di Viterbo, Rev. Wewabedda Suneetha Thero, in rappresentanza della tradizione buddista, Theravada dello Sri Lanka e Manmeet Singh, capo della sezione centro-sud Italia dell’ass. Sikhi Sewa Society.

Ogni rappresentante ha illustrato brevemente l’impegno morale e civile del loro operato.

Tutti hanno concordato che per una maggiore conoscenza reciproca, e una concreta integrazione, prendendo a esempio le parole di Papa Francesco e un versetto del Vangelo, dobbiamo usare l’empatia:

“O gente, vi abbiamo creato uomo, donna, da popolo e tribù, perché questa diversità? Inoltre, non serve guardarci allo specchio in modo superficiale, perché vediamo solo la propria immagine riflessa”.

Misericordia, amore, custodia, inclusione, conoscenza reciproca dei propri valori è patrimonio comune, tutto ciò lo riscontriamo in ogni forma religiosa.

Al termine dell’incontro alcuni momenti di preghiera da parte del rappresentante buddista e quello islamico; la voce di Don Rossano Eutizi, ha reso omaggio e concluso la serata.

 

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