di Redazione –
VETRALLA (Viterbo) – Una giornata da ricordare. Il “Giardino nel bosco” di Tre Croci, ex vivaio di Monte Fogliano, sabato 12 giugno ha fatto da cornice all’evento di teatro integrato “Non sono un burattino”. La compagnia “Salta chi zompa” ha realizzato uno spettacolo che ha fatto divertire e riflettere i presenti con una rivisitazione in chiave moderna della favola di Pinocchio.
L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra Asl, il consorzio Il Cerchio e Famiglia al Centro. Erano presenti anche il sindaco di Vetralla Francesco Coppari, gli assessori Anna Maria Palombi e Enrico Pasquinelli che si sono congratulati con organizzatori e protagonisti dell’evento.
Nel corso della performance attori e spettatori hanno attraversato i luoghi principali del vivaio dove si svolgeranno nei prossimi mesi numerose attività. Come spiegato dalla coordinatrice dei lavori Michela Canensi che con il suo gruppo ha allestito il tutto, si è trattato di un tour sulle zone che diventeranno sia riabilitative che di percorsi aperti al pubblico.
“Questo spettacolo – le parole di Michela Canensi – è la rappresentazione conclusiva di un percorso di circa un anno di un laboratorio integrato che è all’interno dei PAI, ovvero i percorsi riabilitativi dei ragazzi, nel quale ci sono sia gli operatori che i ragazzi stessi. Il regista è Aldo Milea con il quale collaboriamo da anni”.
Al termine dello spettacolo è stato anche inaugurato il primo #Boods sul Monte Fogliano. Il box, contenente libri a disposizione di chiunque, fa parte di una rete che ha lo scopo di promuovere a livello internazionale la valorizzazione e il richiamo turistico di particolari zone come appunto il magnifico bosco nel comune di Vetralla.
Proprio a questo riguardo gli operatori del consorzio il Cerchio si sono messi già al lavoro per iniziative ed eventi che saranno divulgati molto presto. In ogni caso il box del vivaio non sarà l’unico e sarà affiancato nelle prossime settimane da altri boods che formeranno una sorta di parco virtuale collegato con quelli già installati sul Monte Terminillo e sull’Etna.
