di REDAZIONE-
VITERBO- L’artista Angelo Russo è uno dei grandi esclusi al concorso per la nuova Macchina di Santa Rosa. La sua “Note angeliche” realizzata con Fabrizio Lo Prencipe, non ha potuto neanche essere esaminata dalla commissione in quanto nella relazione non è risultato presente il quadro economico di spesa e l’analisi dei costi per la realizzazione della macchina, richiesti all’art.2 del bando) Note Angeliche. Delusione per l’artista che non ha, quindi, potuto gareggiare, ma che almeno ora, con la presentazione di tutti i progetti che hanno concorso alla nuova Macchina al teatro dell’Unione, può illustrare la sua Macchina. “Un 
ringraziamento sincero va al mio amico architetto di Roma Fabrizio Lo Prencipe che con la sua bravura e competenza, oltre a partecipare con me al concorso firmando tra l’altro l’asseverazione tecnica allegata al progetto, ha realizzato il rendering in 3d, valutando con me anche quelle piccole modifiche che dal passaggio dai disegni a matita dell’idea e alla sua realizzazione definitiva si sono resi necessari. Oltre al bravo tecnico ho trovato un vero amico” – ha affermato. La relazione allegata alla progettazione riporta quando segue: Il simbolismo e gli elementi costitutivi su cui è basato questo progetto:
L’organo, gli Angeli, la città di Viterbo e il gotico, gli affreschi ispirati alla vita della Santa.
4 elementi per rendere omaggio a Santa Rosa.
Questa progettazione vuole rappresentare, attraverso un linguaggio simbolico/artistico una innovazione nella tradizione capace di evocare lo spirito religioso di stupore e acclamazione dedicato alla Santa Patrona, ma anche un messaggio d’amore universale che vada oltre i confini di 
qualsiasi ideologia e che sia foriero di una nuova rinascita fondata sui principi cristiani di pace e fratellanza tra i popoli.
L’ORGANO
La scelta dell’organo a canne dalla base fino a quasi a ridosso della statua della Santa Protettrice, vuole rappresentare un inno soave e celestiale che vibrano in onore della nostra Rosa. L’organo in chiesa svolge la funzione principale di invitare i fedeli alla preghiera, sostenendo il canto dell’assemblea e del coro, aiutando la meditazione nelle pause di raccoglimento con i suoi suoni più delicati, esprimendo il giubilo della solennità con la sua voce più possente.
A Viterbo 5 organi importanti sono presso:
1. Cattedrale di San Lorenzo (Duomo)
2. Basilica di Santa Rosa
3. Chiesa Santa Maria della Verità.
4. Chiesa di San Francesco
5. Chiesa S. Maria della Quercia
LO STILE GOTICO A VITERBO
Gli archi in stile gotico di cui è permeata l’intera struttura rappresentano lo stile architettonico di cui Viterbo vanta in alcune opere importanti, in primis la loggetta del Palazzo dei Papi.
Le chiese di Santa Maria della Verità e di Santa Maria in Gradi, insieme al palazzo dei Papi, sono la principale testimonianza di questa armonica continuità tra gotico e romanico. Altra Chiesa, quella di S. Francesco, presenta invece i caratteri tipici del gotico francescano e dell’architettura umbra: la notevole altezza della navata, la magnifica polifora vetrata dell’abside, lo slancio delle volte risultano legati ai modelli del gotico francese. È gotico anche il campanile della Cattedrale di San Lorenzo.
UNA IMPORTANTE INNOVAZIONE
La prima arcata, la più grande, il cui soffitto è rappresentato da una volta a crociera, ben visibile da terra, sarà affrescata in tinte tenui pastello, con immagini che rimandano alla vita e ai miracoli di Santa Rosa. Allo stesso modo verranno dipinte anche le altre 2 arcate superiori, anche se più alte e più piccole potranno essere meglio ammirate anche delle finestre lungo il percorso. La struttura 
bianca, marmorea, verrà così arricchita dalla bellezza del colore. Alcuni temi per i dipinti: Il miracolo della brocca risanata, il pane trasformato in rose, immagini della fontana e della Chiesa di Santa Maria in Poggio detta della Crocetta, dove fu sepolta nel 1252 la Santa bambina, Rosa e la Croce il simbolo per eccellenza della cristianità, della quale Rosina non si separava mai.
importante: si vuole tramandare ai più giovani l’arte della ideazione e costruzione della Macchina di S. Rosa, attraverso una sinergia intergenerazionale, pertanto per la parte pittorica degli affreschi l’idea è quella di individuare giovani studenti delle scuole d’arte del territorio, Accademia di Belle Arti, o comunque giovani artisti al di sotto di 29 anni, che con la supervisione dell’ideatore, in una sorta di cantiere artistico, dipingeranno la volta a crociera. A tal proposito si possono realizzare delle apposite convenzioni anche con le scuole nella fase della costruzione. In tale modo oltre ad avvicinare i giovani a questo importante evento aggregante si offre loro la possibilità, di vivere, seppur giovani, momenti culturali della tradizione e dell’arte da attori e non da semplici spettatori.
GLI ANGELI
In posizione intermedia tra Dio e gli uomini.
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire “messaggero”. Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo e islamismo ‒ gli angeli sono creature di Dio, ma hanno una natura diversa da quella umana: svolgono la funzione di messaggeri della divinità e vengono in aiuto agli esseri umani, che li hanno sentiti sempre così vicini da istituirne un culto vero e proprio. (cit.: Emanuela Prinzivalli – Enciclopedia dei ragazzi 2005)
4 alla base, quattro Angeli, uno per ogni lato, in alto rilievo leggermente staccati dal corpo “macchina” con luce che arriva soffusa da dietro le sculture stesse e una porzione di illuminazione anche sul davanti dosata ad hoc, per rendere l’immagine mistica e celestiale, onirica.
I 4 Angeli sotto la Santa, raccolti similmente ad un fiore, o a cuore, spingono la stessa vero l’alto. Nell’alto dei Cieli.
La Santa con la croce e le rose, due elementi importanti che la rappresentano nella sua iconografia.
