Novelli (M5S Lazio): “Su Acquafredda mio emendamento per sviluppo sostenibile dell’area”

ROMA – “Leggo delle ricostruzioni fantasiose riportate sull’articolo online del Settimanale L’Espresso dal titolo: “Il Movimento 5 Stelle vuole il cemento nella riserva naturale” in merito alla possibilità, tramite un mio emendamento, di dare il via a colate di cemento e costruzione di impianti alberghieri nella Riserva Naturale di Acquafredda, dove ci apprestiamo ad approvare il Piano d’Assetto in Commissione Agricoltura e Ambiente. Non c’è nulla di più sbagliato, il mio emendamento punta ad allineare il piano d’assetto della Riserva Naturale alla legge 14/2006 in materia di diversificazione agricola in regime di multimprenditorialità e multifunzionalità. La legge in questione pone dei limiti precisi alle attività connesse a quella agricola, che comunque, rimane sempre preminente e prevalente. Le attività connesse, secondo la legge in questione non possono superare il 10% di estensione rispetto all’attività agricola e comunque massimo un ettaro. Voglio inoltre precisare che quando si parla di connessione si parla di attività complementari con le aziende agricole e di certo alberghi o centri commerciali non rientrano in questa categoria”.

 Lo ha dichiarato Valerio Novelli, Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.

 “Il mio emendamento – ha continuato Novelli –  punta ad uno sviluppo sostenibile dell’area e non dà certo spazio a colate di cemento e mega interventi edilizi come riportato nell’articolo. Sono e sarò sempre contrario alle speculazioni edilizie ed una prova tangibile è l’emendamento presentato a mia prima firma che punta ad abrogare il progetto scheda 9 che avrebbe reso edificabile la parte dei terreni di proprietà dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa)”.

 “Sono rammaricato – ha concluso il Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente – dal fatto che un politico ed ambientalista di lungo corso come Angelo Bonelli, che ha seduto ben prima di me negli scranni del Consiglio Regionale del Lazio, abbia letto superficialmente o male interpretato una legge e di conseguenza abbia travisato un emendamento che certamente non va nella dichiarazione della speculazione edilizia su uno dei patrimoni verdi della nostra Regione come la Riserva Naturale di Acquafredda”.

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