di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Tra i grandi esclusi al concorso per la nuova Macchina di Santa Rosa vi è sicuramente Angelo Russo, la cui amarezza è ancora più grande perché la sua Macchina non è stata neanche giudicata, avendola esclusa prima per via della mancanza del “quadro economico di spesa e l’analisi dei costi di realizzazione della macchina” all’interno della busta presentata. E’ lo stesso Angelo Russo a parlarne: “Mi è dispiaciuto soprattutto una cosa: per quanto la commissione sia stata composta da esperti, nell’ultima seduta secondo me hanno fatto un piccolo errore ovvero quello di lasciare alla fine la busta vincitrice insieme a quelle escluse. Secondo me le buste escluse dovevano essere dette prima, perché così è stato un vero stillicidio. Mi sono comunque congratulato con Raffaele”.
Russo spiega poi di essersi presentato con l’architetto Fabrizio Lo Prencipe, suo amico, conosciuto circa sette anni fa quando lo stesso era venuto a Viterbo per una ricerca che stava facendo sulle Macchine a spalla e fece un tridimensionale della sua macchina di S. Rosa “Sinfonia d’archi”. “Mi serviva un iscritto all’ordine degli architetti e così ho chiamato lui, essendo io un artista nonché psicologo – ha precisato Russo – Lui ha accettato di buon grado di partecipare con me. E’ stato di grande aiuto e lo voglio ringraziare. Questa Macchina che abbiamo presentato, a mio modo di vedere e non solo mio, è una Macchina stupenda. Si fonda su 5 parametri, è completa. Racchiude insieme 4 aspetti delle arti visive e una musicale: grafica, architettura, pittura, scultura e musica. Avevo detto e confermo che questa sarebbe stata la mia ultima Macchina e volevo lasciare un messaggio specifico ai giovani, affinché portassero avanti questa tradizione e si appassionassero alla Macchina di Santa Rosa: la parte pittorica, infatti, sarebbe stata realizzata su mia proposta dai giovani sotto i 29 anni dei licei artistici e dell’accademia delle Belle arti, che avrebbero dipinto le volte della struttura”. Sulla sua esclusione poi aggiunge: “Non farò ricorso, anche se in tutte le gare c’è il soccorso istruttorio, che in questo caso poteva essere fatto nella seconda busta, ma non mi interessa, accetto l’esclusione nella convinzione che quando verranno esposte tutte le Macchine partecipanti tutti potranno vedere la bellezza della mia Macchina. Avevo in mano una macchina da corsa e sono rimasto fermo ai box. Nella vita succede, l’importante è avere la capacità di rialzarsi. Certo avrei gradito avere un punteggio, che la mia Macchina fosse stata giudicata, così è brutto. Purtroppo siamo arrivati un po’ in ritardo, alle ore 17 dovevamo consegnare la busta ed alle ore 14 stavamo ancora completando il tutto. E’ stato un errore umano, ci sta. Magari riuscirò ad esporre la mia Macchina a Dubai- scherza Russo – Non si sa mai nella vita, a volte si chiude una porta e si apre un portone…”.