di ANNA MARIA STEFANINI-
Oggi, 25 aprile, non è solo l’anniversario della Liberazione, ma si ricorda anche la nascita di un grande italiano: Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la fisica nel 1909. Egli nacque infatti il 25 aprile 1874 e trascorse l’infanzia a Pontecchio, Villa Griffone, cittadina vicino a Bologna, dove sviluppò le prime curiosità scientifiche e maturò la sua più grande scoperta: l’invenzione della radio. Una scoperta destinata a cambiare la storia!
Pensate che l’idea nacque così: lo scienziato lanciò da una finestra, tramite l’invenzione di un’antenna trasmittente, il primo segnale di telegrafia senza fili.
Correva l’anno 1895. L’onda passò attraverso quella che diverrà poi “la collina della radio”.
Marconi è una figura fortemente attuale: è uno straordinario esempio di imprenditore e innovatore, da valorizzare anche in un periodo, come quello odierno, in cui l’importanza delle TLC, come infrastruttura critica anche per la gestione della situazione di crisi, è evidente, così come la tecnologia e l’innovazione possono aiutare le imprese e l’intero nostro Paese a risollevarsi.
Ecco l’identikit di Guglielmo Marconi.
Nascita: 25 aprile 1874, Palazzo Marescalchi, Bologna
Decesso: 20 luglio 1937, Roma
Nome completo: Guglielmo Giovanni Maria Marconi
Titolo di studio: Autodidatta
Sepoltura: Villa Griffone
Figli: Gioia Marconi Braga, Degna Marconi, Maria Elettra Elena Anna Marconi, altri
Nel 1901 furono trasmessi i primi segnali telegrafici senza fili tra Poldhu (Cornovaglia) e l’isola di Terranova (America settentrionale).
Forte delle sue scoperte, nel 1897 fondò in Inghilterra la “Marconi’s wireless Telegraph Companie”, non prima di aver depositato, a soli ventidue anni, il suo primo brevetto.
Marconi dedicò tutta la sua vita allo sviluppo e perfezionamento delle radiocomunicazioni.
Fu ispirato dal fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz: dalla lettura delle sue esperienze, Marconi prenderà ispirazione per quei lavori sulle onde elettromagnetiche che l’occuperanno per tutta la vita.
Ben 706 superstiti del noto disastro del Titanic devono la salvezza alla radio e, anche per questo, l’Inghilterra insignisce Marconi del titolo di Sir, mentre in Italia venne nominato Senatore (1914) e poi Marchese (1929).
Nel 1914, sempre più ossessionato dal desiderio di allargare le potenzialità degli strumenti partoriti dal suo genio, perfezionò i primi apparecchi radiotelefonici. Iniziò poi anche lo studio dei sistemi a fascio a onde corte e delle microonde, preludio al radar
Nel 1930 venne nominato Presidente della Real Accademia d’Italia.
Guglielmo Marconi morì a Roma, all’età di 63 anni, il 20 luglio 1937, dopo essere stato nominato dottore honoris causa dalle università di Bologna, di Oxford, di Cambridge, e di altre università italiane, senza dimenticare che all’Università di Roma è stato professore di radiocomunicazioni.
Un grande italiano, nato in un giorno importante per la nostra nazione.
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