Oggi a Celleno, alle ore 17 si terrà il funerale di Toni Arch, deceduto ieri all’età di 89 anni

CELLENO (Viterbo)-  È morto Toni Arch, un artista poliedrico che dal 2000 si era stabilito a Celleno. Da allora è stato un acuto e prezioso partecipe della vita culturale del paese non mancando mai di contribuire alla formazione artistica dei cittadini di ogni età.
Un artista a tutto tondo, con il gusto dell’anedottica ed una generosità rara: alcune delle sue opere le ha donate al comune di Celleno e sono visibili all’interno della sede comunale.
Era nato a Roma nel 1933. Pittore astrattista, si formò presso il Centro Cinematografico di Roma, iniziando poco più che ventenne un’intensa attività di scenografo e costumista che lo portò a lavorare con numerosi registi, tra cui Andrea Camilleri, Paolo e Vittorio Taviani. Nel 1961 le prime mostre, sotto la spinta di artisti e critici tra i quali Enrico Castellani. Sperimentò nuove tecniche inerenti alla metodologia del design e si interessò di ricerche visuali applicate alla fotografia e alle fonti di luce.
Determinante per la sua formazione artistica il corso di educazione alla visione Teoria del Campo del prof. Attilio Marcolli nel 1970. Esperienze poi applicate con accorgimenti particolari anche alla scenografia basata su percezioni visive e spaziali diverse, ne sono esempi: Primo Teatrino dei Gufi, Milano 1964, e la commedia musicale Bene, Bravo, Bis per la regia di Mario Landi 1967, per poi passare ad un impegno maggiore con lo spettacolo di Rafael Alberti Tra il garofano e la spada al Piccolo Teatro di Milano per la stagione 1970/71. Tra il 1978 e il 1985 fa parte del Gruppo Sincron di Brescia con Bruno Munari ed i critici Gillo Dorfles, Corrado Maltese, Guido Montana e Cesare Vivaldi. In quegli anni iniziò la collaborazione con vari enti pubblici e privati, industrie e studi pubblicitari di Genova, Milano e Roma.
“In paese lo ricordano tutti – dice il sindaco Marco Bianchi – con il suo sorriso, il suo parlare in un romano ‘gentile’, la sua ironia, la loquacità e la semplicità che celavano perfettamente una vita ricca di grandi esperienze artistiche, culturali ed umane. Esperienze che il Comune di Celleno farà in modo di valorizzare e ricordare in suo onore”.
Lo salutiamo con le prime parole della sua ancora inedita autobiografia:
“Sono nato quando mia madre aveva poco più di ventitre anni, a Roma,
in via Emanuele Filiberto nel Rione Monti, in una splendida giornata
di sole alle ore 16,10 nel mese di gennaio, precisamente il 31 dell’anno
1933, sotto il segno dell’Acquario. Mi diedero i nomi Antonio, Sandro,
Marco, Luciano e mi battezzarono nella vicinissima Basilica di San
Giovanni in Laterano, il primo battistero a Roma.”

Le esequie avranno luogo oggi 1 Agosto alle ore 17, presso la chiesa di S. Donato a Celleno

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE