di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Oggi ricorre la festa di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti. Francesco fu il figlio primogenito del signore di Boisy, nobile di antica famiglia savoiarda, e ricevette una raffinata educazione. Il padre, che voleva per lui una carriera giuridica, lo mandò all’Università di Padova, dove Francesco si laureò, ma dove decise di divenire sacerdote.
Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chiablese, dominata dal Calvinismo e si dedicò soprattutto alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo: inventò i cosiddetti «manifesti», che permettevano di raggiungere anche i fedeli più lontani.
È stato proclamato santo nel 1665 da papa Alessandro VII ed è uno dei dottori della Chiesa.
Alla predicazione classica, San Francesco di Sales preferì una via che aveva del moderno: la pubblicazione di fogli volanti (i cosiddetti manifesti) che, pensati come mezzo di catechesi e informazione religiosa, potevano raggiungere tutti attraverso l’affissione murale o la consegna ai singoli usci. Inoltre, lui preferiva il metodo del dialogo e della mitezza. Diceva infatti: “Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà, piuttosto che per troppo rigore”. Don Emanuele Germani, facendo gli auguri a tutti i colleghi ha detto: “San Francesco ci protegga sempre nella vita e nel nostro lavoro”. Ed ha poi ricordato come a Viterbo si ricorderà come ogni anno il 15 febbraio con la S. messa officiata dal Vescovo ed una conferenza.