VITERBO – Estendere i confini della città, andare oltre ciò che vediamo ogni giorno spostandoci tra le vie di peperino, per coglierne il peso nella storia, le geometrie antiche, la profondità, per vederla crescere insieme a noi.
Il progetto “Oltre la pietra” è ben più di un’avventura burocratica, di un sensazionalistico passatempo culturale. E di questo se ne sono accorte importanti istituzioni pubbliche che hanno sostenuto il progetto e la sua visione fin dagli albori, nella prima parte “sperimentale” – realizzata lo scorso anno con la digitalizzazione dei principali monumenti viterbesi – e che confermano il loro sostegno all’idea di Archeoares, società che ha dato origine a questa importante visione capace di fondere tecnologia, arte e cultura.
Così, dopo una campagna stampa di interesse nazionale, che ha coinvolto anche testate e agenzie di stampa nazionali come ANSA e il quotidiano Libero, e la conferenza stampa di presentazione della seconda parte del percorso di digitalizzazione, conoscenza e approfondimento del patrimonio viterbese – che questa volta riguarderà il palazzo di Federico II – svoltasi lo scorso 8 novembre nella prestigiosa aula del Consiglio Comunale di Viterbo, alla presenza dell’università La Sapienza di Roma, dell’Unitus, dell’Amministrazione comunale cittadina, main sponsor dell’iniziativa, e di altre importanti realtà del mondo sociale e culturale del capoluogo, accorse per sostenere e diffondere la visione alla base del progetto, “Oltre la Pietra” è giunta al prestigioso festival nazionale di cultura digitale “Medioera” con un intervento di Gianpaolo Serone, tra i fondatori di Archeoares e padre dell’iniziativa.
“Oltre la pietra” prosegue nel suo viaggio.
Viterbo respira, Viterbo è viva.