ROMA – “Il drammatico incidente avvenuto ieri sul Grande Raccordo Anulare di Roma, costato la vita a un operaio, riporta l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri stradali. Un tema sul quale, come Filca, chiediamo da anni interventi celeri e drastici. Siamo vicini alla famiglia della vittima e agli altri due lavoratori coinvolti. Si tratta della terza vittima in un cantiere di Roma e provincia dall’inizio dell’anno. Un dato inferiore agli anni passati, ma che non può consentirci di abbassare la guardia”. Lo dichiara Nicola Capobianco, segretario generale Filca-Cisl Roma. “Negli scorsi anni, a più riprese – prosegue Capobianco – la Filca nazionale ha avanzato numerose proposte per rendere i cantieri stradali più sicuri, visto anche l’alto numero di incidenti, spesso mortali. Tra le idee lanciate dalla Federazione ci sono quella di indicare più chiaramente le distanze di segnalazione, delle procedure e dei mezzi. Inoltre chiediamo di delimitare le aree di cantiere, dove necessario, con paratie o blocchi di cemento, e di creare un ‘patentino’ che qualifichi le imprese dei lavori stradali, che al loro interno devono avere lavoratori formati presso gli Enti bilaterali del settore sulla specificità di tali lavorazioni. Tra le altre proposte – aggiunge il segretario generale della Filca – c’è quella di sostituire lo ‘sbandieratore’ con segnali meccanici a illuminazione, prestando particolare attenzione ai tratti tortuosi o in galleria, per i quali bisogna prevedere un aumento della distanza di inizio cantiere. Infine – conclude Capobianco – è necessario ridurre la viabilità a una sola corsia, nel caso ve ne siano tre, lasciandone una interdetta al traffico e ai lavoratori”.
Operaio morto su cantiere stradale del GRA, interviene Capobianco (Filca-Cisl Roma)
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