VITERBO- Riceviamo da Opposizione Studentesca d’Alternativa e pubblichiamo: “Come ogni anno, nel giorno dell’8 Marzo, scendiamo in piazza come giovani, studentesse e donne per ridare importanza ad una data di lotta troppo spesso resa semplice ricorrenza istituzionale.
La crisi di prospettive che viviamo come giovani generazioni e questo modello di scuola che non garantisce più emancipazione gravano sulle spalle di tutti noi, ma ancora di più sulle giovani e le studentesse delle classi popolari, migranti e che provengono da situazioni economiche e culturali svantaggiate.
E’ tempo di rimettere al centro le necessità materiali delle donne e delle ragazze che nessuno rappresenta, a partire dalle studentesse e dalle lavoratrici che in questi mesi sono state in prima fila nelle scuole e nelle piazze senza delegare la lotta a nessuno:
autonomia e indipendenza economica per abbattere la violenza familiare; parità salariale, salario minimo e reddito universale; possibilità di scelta nello studio, nel lavoro e nella maternità; sanità pubblica, gratuita e territoriale; diritto alla contraccezione e all’aborto sicuro e gratuito; educazione sessuale nelle scuole; diritto alla casa, alla cittadinanza e alla residenza.
Come ci hanno insegnato le lavoratrici e le donne del 900 scioperando al grido di “pace e pane”, oggi dobbiamo tornare in piazza per ribadire la centralità della battaglia per la liberazione femminile all’interno della lotta generale per la costruzione di una società libera dallo sfruttamento e dall’oppressione.
Come studenti e studentesse, con questa manifestazione costruiremo assieme ad altre realtà politiche, sindacali, sociali e dell’associazionismo femminista, non “la festa delle donne” ma un percorso di lotta comune.
Costruiamo il riscatto femminile all’interno di una prospettiva di rottura rispetto allo stato di cose presenti, verso una società più giusta e più uguale.
Questo 8 Marzo dimostriamo, ancora una volta, che la liberazione femminile si conquista e non si pensa! Opposizione Studentesca d’Alternativa- Viterbo”.