Orari, prezzi, regole e percorso per la Piramide: tutto sul nuovo Parco di Chia

di SIMONE CHIANI-

SORIANO – Spinto dal turismo che in massa, negli ultimi anni, sta popolando la splendida zona a due passi da Chia (frazione di Soriano nel Cimino), il Dominio Collettivo dell’Università Agraria di Chia, ente responsabile del terreno in questione, ha completato e inaugurato il “Parco delle Cascate di Chia del Fosso Castello“.
Per Tusciatimes il Consiglio di Gestione del Dominio si è espresso in maniera dettagliata sul nuovo polo turistico.

  • Cosa cambierà con l’inaugurazione del nuovo Parco di Chia? Ci sarà sempre un addetto presente sul posto?

Con l’inaugurazione del Parco, in primis ci sarà la possibilità di togliere le macchine dalla Provinciale, che già in passato hanno generato incidenti e spesso anche furti.

Ci saranno sempre 2/3 addetti all’interno del parco, in base all’affluenza.

I visitatori potranno quindi sostare con le auto all’interno e pagare un piccolo ticket di ingresso [5€] che gli permetterà di usufruire del parco per tutto la giornata, fino alla chiusura.

  • Ci saranno orari di apertura prestabiliti? Cosa ne sarà del percorso che connette la piramide di Bomarzo e le Cascate?

Sì, ci saranno degli orari prestabiliti che potranno variare in base alla stagionalità.
Per il mese di giugno sono dalle 9:00 alle 19:00, per maggiori informazioni contattate sempre il sito www.cascatedichia.it.

Per il percorso che porta alla Piramide, al momento è interdetto in quanto non rientra nelle nostre competenze, ma abbiamo già avviato contatti con associazioni del posto e guide ambientali per organizzare escursioni per appassionati che vadano principalmente verso Chia per scoprire le risorse che il nostro paese può offrire o verso altri luoghi come la Piramide.

  • In cosa verranno investiti, di preciso, i soldi ricavati dal pagamento del ticket di entrata?

L’area sarà gestita da una Cooperativa di Comunità, la Promo Chia, composta da Utenti dell’Ente.
La cooperativa di comunità è un modello di innovazione sociale, nella provincia di Viterbo si è tra i primi ad utilizzare questo modello.
La cooperativa di comunità ha come esplicito obiettivo quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci promotori appartengono, nel nostro caso Chia.

Premesso ciò, per quanto riguarda i ricavi, saranno in parte investiti per la manutenzione e valorizzazione del luogo. Abbiamo come obiettivo nel medio termine di creare all’interno del parco una zona attrezzata per fare in tranquillità un picnic, una piccola area giochi per i bambini, creare percorsi di trekking che permettano di esplorare le bellezze del nostro territorio accompagnati da guide ambientali.

Una parte andrà all’Ente Agrario che lo utilizzerà per migliorare i servizi e fare opere a vantaggio degli utenti e cittadini del posto.

  • Avete collaborato con il Comune, o il lavoro è stato svolto solamente dal Collettivo?

Il lavoro di sistemazione dei sentieri è stato principalmente della Cooperativa, e dei vari volontari che si sono resi disponibili di Chia e di Soriano. Dal canto suo il Comune si sempre reso disponibile nell’aiutarci a superare gli ostacoli burocratici e con esso si è intrapresa una proficua collaborazione, in quanto il Parco fa parte del Comune e rientra comunque nel sistema turistico del Comune di Soriano nel Cimino.

  • Come vi organizzerete con i proprietari della Torre di Pasolini? Organizzerete voi le visite o continuerà a farlo il Comune di Soriano nel Cimino attraverso il proprio ufficio turistico?

Con i proprietari della Torre non cambia nulla, le visite mensili saranno sempre organizzate dall’Ufficio Turistico Comunale, Welcome to Soriano, con il quale noi ci siamo resi disponibile a collaborare, nel nostro piccolo.

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