Ordinazione Diaconale di Andrea Urbani e Istituzione degli Accoliti, presso la Cattedrale di Civita Castellana

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Mercoledì 20 ottobre, nel solenne giorno della Dedicazione della Chiesa Cattedrale, il Vescovo diocesano monsignor Romano Rossi, darà il mandato agli operatori pastorali, e nel corso della celebrazione liturgica, con l’imposizione delle mani e il dono dello Spirito, conferirà l’ordinazione al ministero del Diaconato al nostro seminarista Andrea Urbani, della Diocesi di Civita Castellana. La grande preghiera di benedizione esprimerà il senso e la portata: Dio prende possesso di questo ragazzo e lo invia nel mondo, nel servizio della Parola, dell’Eucaristia e della Carità. Andrea, ha risposto alla chiamata con un sì, convinto del dono gratuito di Dio, e noi ci sentiamo riconoscenti al Signore per questo dono dello Spirito che dà energia “nuova” al servizio della Chiesa e del mondo.

Andrea, attratto dall’idea di una indipendenza economica decise di arruolarsi volontario nell’esercito, come ricorda: «La caserma e le sue regole, la disciplina e la lontananza dagli affetti, così come gli inverni rigidi del nord e le alpi giulie, divennero ben presto la mia seconda casa, la mia prima vera scuola di vita. Dentro quella mimetica, legato a terra dagli anfibi logori della prima vestizione, si susseguivano all’impazzata i sogni di un giovane ragazzo con lo zaino sulle spalle e un fucile in braccio… Dentro di me si faceva sempre più spazio la ricerca di qualcos’altro. Fu così che sentii il bisogno irrefrenabile di riavvicinarmi a quella sconosciuta che tutti chiamavano Chiesa. Furono quei pochi passi che mi salvarono la vita». Sentirsi “chiamati” da Dio significa allora riconoscersi nella propria storia, che è anzitutto storia di salvezza. «Così ho cominciato il mio percorso in seminario, un tempo di discernimento e che il 20 ottobre si realizza con la mia ordinazione a diacono». Poi rivolto al Vescovo diocesano: «Mi metto dunque nelle mani di Dio e faccio la mia dichiarazione di filiale obbedienza a lei, padre carissimo, e a quella porzione di popolo che il Signore vorrà affidarmi».

La nostra comunità Diocesana, ricca di doni e di carismi, è in festa e vede esaudita la sua incessante preghiera per le vocazioni, ma continuerà a pregare, affinché il Signore continui a mandare operai nella vigna del Signore.

BREVE APPUNTO SUL DIACONATO

Il Diacono alle origini – «I vescovi, dunque, assunsero il servizio della comunità con i loro cooperatori: presbiteri e diaconi» (LG 20). «Similmente tutti rispettino i diaconi come Gesù Cristo, come anche il Vescovo che è l’immagine del Padre, i presbiteri come il Sinedrio di Dio e come il collegio degli Apostoli. Senza di loro non c’è Chiesa» (Sant’Ignazio ai Tralliani II, 3 – III, 1).

La specificità del Diaconato – «Con il sacramento dell’ordine per divina istituzione alcuni tra i fedeli mediante il carattere indelebile con il quale vengono segnati, sono costituiti ministri sacri… ciascuno nel suo grado, le funzioni di insegnare, santificare e governare. Gli ordini sono l’episcopato, il presbiterato ed il diaconato» (CDC cann. 1008-1009).

Le funzioni liturgico-pastorali – Annuncia il Vangelo; Prepara ciò che è necessario per il sacrificio eucaristico; conserva e distribuisce l’Eucaristia; presiede al culto e alla preghiera dei fedeli; Amministra solennemente il Battesimo; assiste e benedice in nome della Chiesa il Matrimonio; porta il Viatico ai moribondi; presiede al rito delle esequie; Esercita il ministero della Carità in nome del Vescovo (LG 29).

 

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