Ordine del giorno: solidarietà a Liliana Segre e proposta di invitare la senatrice a vita a Viterbo

VITERBO – Riceviamo dalla consigliera comunale del Pd, Luisa Ciambella e pubblichiamo: “La Città di Viterbo esprime solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah, per le gravissime offese che le sono state rivolte sui social network subito dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid. La città si stringe forte attorno alla professoressa Segre per le minacce di cui è stata oggetto e che ledono profondamente la sua storia e la sua dignità di persona impegnata contro ogni forma di violenza e di odio razziale. L’espressione della nostra solidarietà e della nostra vicinanza è ancora più necessaria e urgente perché le offese, come riporta la stampa, sarebbero provenute anche da un cittadino della Tuscia. Frasi violente e improntate all’odio che non rappresentano il comune sentire degli uomini e donne della nostra provincia che nutrono profondo rispetto e stima per Liliana Segre, per la sua storia e i valori che testimonia. Ancora di più se pensiamo che Liliana cittadina onoraria della nostra città. E’ necessario nel ribadire la nostra solidarietà impegnarci fortemente come Istituzioni perché la cultura dell’odio per i diversi non venga mai tollerata, né trovi nel nostro impegno politico amministrativo alcuna sponda o connivenza. Liliana Segre cittadina onoraria della nostra città deve rappresentare per questo Consiglio e per la nostra città un chiaro e autorevole punto di riferimento per testimoniare il nostro no a ogni forma di violenza e di aggressione contro ogni donna ogni persona e ogni essere vivente.
Per questo mi rivolgo al sindaco, affinché si attivi subito per invitare in nome di tutto il Consiglio comunale la senatrice a vita Liliana Segre in visita a Viterbo. Sarebbe l’occasione per conferirle di persona la cittadinanza onoraria, ma anche per una iniziativa contro l’odio e la violenza che coinvolga i ragazzi delle nostre scuole. Tutto ciò nelle forme e nei modi consentiti dalle norme anti Covid”.

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