di GIANINA ANDREI-
Camilian Demetrescu, nome d’arte di Paul Constantin Demetrescu, è stato un pittore, scultore, scrittore e studioso di storia dell’arte romeno naturalizzato italiano. Nasce nel 1924 a Busteni,Romania ma vive per 40 anni a Gallese ,provincia di Viterbo.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bucarest è Membro fondatore dell’Unione degli Artisti di Romania. Porta avanti studi paralleli di medicina e filosofia e svolge allo stesso tempo attività di storico d’arte e scrittore.
Essendo censurato dal regime comunista nel 1969 fugge verso il mondo occidentale chiedendo l’asilo politico all’Italia. Racconta le vicende della fuga dal blocco comunista nel libro Exil – “Il Cerchio”, nel 1995.
Nel mondo occidentale viene invitato alla Biennale di Venezia, al Festival dei due Mondi di Spoleto, alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Presenta rassegne antologiche a Parma, Viterbo, Perugia e alla Calcografia Nazionale di Roma si occupa anche dei restauri .
Demetrescu abbandona l’astrattismo e si dedica ad un’arte incentrata sul sacro. Nel 1983 esegue per il monastero trappista di Vitorchiano l’arazzo votivo destinato alla beatificazione di Suor Gabriella, che offrì la sua vita per l’unità delle chiese. Nel 1985 realizza un grande arazzo raffigurante la “Resurrezione di Cristo” per la chiesa “Beata Vergine di Lourdes” a Vercelli. Nel 1992/93 esegue per la chiesa “Visitazione di Maria” a Donada due tele di grandi dimensioni raffiguranti “Il miracolo di San Francesco di Paola sul Po, del 1926” e “La visitazione di Maria ad Elisabetta”. Nel 1986 è invitato dalla Pontificia Commissione per l’arte, assieme a 33 artisti europei, ad illustrare la Divina Commedia. L’opera viene presentata nei musei Vaticani alla presenza del Santo Padre.
Nel 1990 riceve il Premio Internazionale “Il Labirinto d’argento”. Nel 1991 è insignito del Premio Internazionale per l’Arte “La Pleyade” conferito dalla Fondazione Adenauer e dalla Camera dei Deputati.
Demetrescu ha svolto un’intensa attività culturale che rappresenta il contributo di un ortodosso alla riscoperta del simbolo nell’iconografia sacra dell’occidente. Nel ‘97 pubblica presso “Il Cerchio” il primo volume dedicato alle basiliche romaniche dell’Alto Lazio, seguito da altri due volumi, “Proverbi di Pietra”, sulle cattedrali romaniche di Piacenza e Ferrara è “Soglia del Paradiso”, sul romanico longobardo a Viterbo e dintorni.
Due anni prima di morire cioè nel 2000 presenta a Bucarest un’antologica intitolata “30 anni d’Arte in Italia”, con più di trecento opere realizzate nel suo esilio italiano, ricevendo anche la più alta onorificenza dello Stato romeno ,” (La stella della Romania in grado di grande ufficiale) come riconoscenza per il suo “contributo del tutto eccezionale. Il al servizio della cultura romena nel mondo”. Nel 2003 espone l’arazzo nel Duomo San Lorenzo di Viterbo, nel quadro del Convegno Nazionale Ecumenico. Tra le sue opere più celebri (ispirato dalla tragedia dell’ 11 settembre 2001)”Abbraccio Cosmico insieme al ciclo delle sei Hierofanie, l’Annunciazione, l’Abbraccio Cosmico e San Giorgio che uccide il drago rosso, patrono della Romania, dedicato alla rivoluzione romena del 1989 vengono donati da Camilian Demetrescu al papa Benedetto XVI. Oggi sono collocati nelle sale per le udienze private del pontefice.
Attivo per trent’anni nell’esilio politico partecipa attivamente sulla stampa occidentale e della diaspora alla denuncia della dittatura comunista, implicato direttamente nella lotta di liberazione del suo popolo. Nel 1983 è membro fondatore a Parigi della “Internazionale della Resistenza al Totalitarismo” costituita da esponenti dell’esilio politico dei Paesi dell’Est.
Nel 1987, due anni prima della caduta del muro, Demetrescu partecipa a Berlino ovest ad un convegno internazionale di tre giorni dedicato a quel simbolo del comunismo reale.
Nel 1989, finito il regime comunista in Romania, gira l’Italia per spiegare la rivoluzione, costituisce centri Pro-Romania e raccoglie fondi per aiuti materiali alla popolazione romena. Con il sostegno generoso di una tipografia di Rimini, stampa a prezzo di costo la Bibbia in lingua romena e la distribuisce gratuitamente in Patria, Romania.
Il 6 maggio del 2012 Demetrescu ci lascia.
L’ultimo “incontro” si è svolto nella pieve dei santi Egidio e Giacomo di Galesse.Una chiesa che egli stesso aveva acquistato e restaurato salvandola dal degrado e dall’abbandono.
Traduzione romeno:
Suntem mândri să vorbim astăzi în memoriam despre Camilian Demetrescu „Viterbese de origine română”:
Camilian Demetrescu, numele lui Paul Constantin Demetrescu, a fost un pictor, sculptor, scriitor și savant în istoria artei român naturalizat italian.
S-a născut în 1924 în Bușteni, România, dar a locuit timp de 40 de ani în Gallese, provincia Viterbo.
Absolvent al Academiei de Arte Plastice din București,membru fondator al Uniunii Artiștilor Artiști din România, desfășoară studii paralele de medicină și filozofie și lucrează în același timp ca istoric de artă și scriitor.
Fiind cenzurat de regimul comunist în 1969, a fugit în lumea occidentală cerând azil politic in Italia.Relatează evenimentele evadării din blocul comunist în cartea Exil – „Il Cerchio”, în 1995.
În lumea occidentală a fost invitat la Bienala de la Veneția, Festivalul celor două lumi Spoleto, Cvadriena Națională de Artă de la Roma. Prezintă recenzii antologice la Parma, Viterbo, Perugia iar la Calcografia Națională a Romei se ocupă și de restaurări.
Demetrescu abandonează abstracționismul și se dedică unei arte centrate pe sacru. În 1983 a realizat tapiseria votivă pentru mănăstirea trapistă Vitorchiano pentru beatificarea surorii Gabriella, care și-a oferit viața pentru unitatea bisericilor. În 1985 a creat o mare tapiserie înfățișând „Învierea lui Hristos” pentru biserica „Beata Vergine di Lourdes” din Vercelli. În 1992/93 a pictat două pânze mari pentru biserica „Vizitarea Mariei” din Donada înfățișând „Minunea lui San Francesco di Paola sul Po, din 1926” și „Vizitarea Mariei către Elisabeta”. În 1986 a fost invitat de Comisia Pontificală pentru Artă, împreună cu 33 de artiști europeni, să ilustreze Divina Comedie. Lucrarea este prezentată în muzeele Vaticanului în prezența Sfântului Părinte.
În 1990 a primit premiul internațional „Labirintul de argint”. În 1991 a fost distins cu Premiul Internațional de Artă „La Pleyade” acordat de Fundația Adenauer și Camera Deputaților.
Demetrescu a desfășurat o intensă activitate culturală care reprezintă contribuția unui ortodox la redescoperirea simbolului în iconografia sacră a Occidentului. În ’97 a publicat primul volum dedicat bazilicilor romanice din Lazio Superior la „Il Cerchio”, urmat de alte două volume.