Orvieto: conferenza di fine anno dell’amministrazione comunale

ORVIETO – Si è svolta questa mattina, in modalità telematica dalla sede municipale, l’annunciata Conferenza Stampa di fine anno dell’Amministrazione Comunale. Presenti, oltre al Sindaco Roberta Tardani, gli Assessori: Mario Angelo Mazzi, Angela Maria Sartini, Piergiorgio Pizzo, Carlo Moscatelli, Gianluca Luciani.
“L’acuirsi della situazione sanitaria nelle ultime settimane e l’arrivo della quarta ondata del virus – ha esordito il Sindaco, Roberta Tardani – condizionano le considerazioni sull’anno appena trascorso che resta ancora un anno di transizione verso la normalità e la definitiva ripresa che noi tutti auspichiamo possa portare il 2022. Un anno comunque ricco di soddisfazioni e opportunità colte il cui resoconto diventa anche il bilancio di metà mandato di questa amministrazione che, malgrado le difficoltà dovute alla pandemia, ha portato avanti con coerenza e concretezza il programma scelto dagli orvietani adattandolo e modellandolo alle nuove sfide che ci ha messo davanti l’emergenza sanitaria. In questi due anni e mezzo così difficili abbiamo comunque ridato una dignità e una immagine a Orvieto, nella forma e nella sostanza. Una città che nonostante la pandemia e le criticità del sistema Paese è tornata viva e vitale dopo anni di mortificazioni e di immobilismo. In questi due anni e mezzo abbiamo colmato enormi lacune, dalle manutenzioni alla promozione turistica, creando le condizioni in questa seconda parte del mandato per aggredire i problemi annosi che intendiamo affrontare con lo stesso approccio concreto e determinato con cui stiamo riparando alle non scelte del recente passato. In parole povere facciamo quello che abbiamo promesso e riusciamo a fare quello che altri non hanno fatto o hanno fatto male.
EMERGENZA COVID, IL CORAGGIO DI CONVIVERE COL VIRUS
La città, la nostra comunità, ha saputo affrontare con maturità, senso di responsabilità e coraggio questo anno ancora contraddistinto dalla pandemia. Gli uffici comunali e la Protezione civile, comunale e della Funzione associata, non hanno lavorato soltanto alla gestione “ordinaria” dell’emergenza, dall’attivazione di tutti i contributi di sostegno ai cittadini fino all’assistenza alla popolazione, ma hanno supportato costantemente la fase della ripartenza economica e sociale della nostra città. Penso ad esempio a tutte le iniziative e gli eventi, non ultimo il ritorno di Umbria Jazz Winter, che per tutto l’anno si sono potute svolgere in sicurezza e nel rispetto delle norme anti contagio.
A loro va il mio più sentito ringraziamento che naturalmente va esteso a tutto il personale sanitario ancora impegnato nella battaglia contro il virus. Prima medici e infermieri combattevano questa “lotta” a mani nude, ora possono contare su un’arma la cui efficacia è evidente per poter convivere con il virus. Perché se oggi, pur di fronte a una recrudescenza del virus dovuta alle varianti, ci troviamo di fronte a casi non gravi, perlopiù asintomatici, lo dobbiamo alla massiccia campagna di vaccinazione che è stata messa in campo e alla quale non può sottrarsi chi vuole e chiede un ritorno alla normalità.

UN CAMBIO DI PASSO SU TURISMO E CULTURA
L’amministrazione comunale ha investito in maniera decisa e importante su turismo e cultura nella convinzione che potessero essere queste le prime leve da mettere a sistema per costruire la ripartenza.
Il 2021 è stato l’anno in cui abbiamo portato a compimento il progetto “Orvieto, un’esperienza aumentata” cofinanziato dalla Regione Umbria che ci ha permesso di elaborare il piano di marketing territoriale e i progetti di medio-lungo termine con cui ora ci presenteremo al nuovo bando “Umbriaperta” promosso sempre dalla Regione. Abbiamo lanciato il nuovo brand di promozione turistica della città e del territorio accompagnato al restyling del sito www.liveorvieto.com, abbiamo realizzato e installato la nuova segnaletica pedonale turistica multimediale e interattiva che non solo ha riscosso un grande apprezzamento da parte dei turisti ma ci consentirà anche di avere a disposizione dati preziosi sui flussi che attraversano la città da mettere a sistema con quelli che arrivano dalla piattaforma di prenotazione e vendita on line dei principali siti della città che era sta la prima risposta post lockdown. Del resto stiamo investendo e continueremo a investire sulla digitalizzazione dei servizi turistici e in questo senso va anche l’investimento fatto dall’amministrazione su Carta Unica che oggi ha finalmente una veste degna del Terzo Millennio, un nuovo sito e un sistema di vendita on line.
Sul fronte della promozione, poi, come mai prima d’ora Orvieto è stata costantemente sotto i riflettori dei media nazionali e internazionali grazie a un’incessante lavoro di comunicazione e di programmazione di eventi e manifestazioni. La nostra città ha attirato su di se anche le attenzioni di investitori e del mondo del cinema con produzioni importanti – “Carla” e “Il principe di Roma” su tutte – che hanno dato e daranno eco mediatico alla nostra città.
Un netto ed evidente cambio di passo rispetto al passato che si è tradotto in risultati concreti. Il pozzo di San Patrizio, da sempre “termometro” della situazione, ha chiuso il 2021 con 176.866 visitatori contro i 125.200 del 2020 e i 212.653 del 2019, anno del record di ingressi. Ma prendendo in considerazione l’unico periodo confrontabile, vale a dire quello dal 1 giugno al 31 dicembre, il pozzo ha fatto registrare nel 2021 167.481 contro i 132.684 del 2019, anno pre pandemia, con un incremento del 26% e punte fino al 40% in più nel periodo estivo. I risultati si possono notare anche dalle statistiche della Regione su arrivi e presenze aggiornate fino all’ottobre 2021 relativamente ai turisti italiani. A giugno il comprensorio orvietano è l’unico insieme al Trasimeno a far registrare un segno positivo rispetto al 2019, tra luglio e ottobre l’aumento percentuale su arrivi e presenze va dal 48 al 63% rispetto al 2019, contendendosi alternativamente con Todi il dato migliore dell’Umbria. Risultati tutt’altro che scontati che ci esortano a proseguire il lavoro sin qui svolto aspettando il ritorno dei turisti stranieri e orientando le prossime scelte verso nuovi obiettivi tra cui in primis l’aumento della permanenza media sul territorio.
Anche nel settore della cultura l’inversione di tendenza è stata evidente. Dopo le inutili e strumentali polemiche politiche, nel 2021 è tornata a pieno regime l’attività del teatro con la ripresa della stagione di prosa dopo lo stop per l’emergenza Covid. La prima parte è stata condizionata dall’evoluzione delle norme anti contagio ma ha dato segnali positivi, in questi giorni abbiamo lanciato la promozione #tuttialmancinelli per il secondo tempo della stagione con l’obiettivo di riportare più gente possibile al teatro in piena sicurezza e stanno già arrivando le prime prenotazioni. E’ ormai pronto anche il bando con cui intendiamo affidare la gestione integrata del teatro, del palazzo del Popolo e dell’ufficio turistico.
Dopo anni di progressivo smantellamento siamo tornati a investire sulla biblioteca con l’assunzione di un nuovo responsabile e il ricorso ai ragazzi del Servizio civile, abbiamo finalmente trasferito in biblioteca e ridato luce al Centro Rodari che dopo anni di assoluta stasi a causa della pessima gestione di “illustri” esponenti politici locali ora può lavorare alla valorizzazione dell’importante patrimonio lasciatoci dalla famiglia, il Centro studi “Città di Orvieto” ha finalmente a disposizione gli spazi e una mission ben precisa di polo della formazione della città grazie a una nuova governance che non si limita ad amministrare l’ordinario come succedeva in passato ma ha dimostrato di saper reggere agli urti post pandemia ampliando e diversificando le attività.

ORVIETO CITTA’ PIU SICURA
Oggi Orvieto non è solo una città più viva, vitale e vivibile ma anche più sicura. Nel 2021 è entrato in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza del centro storico con le telecamere in piazza della Repubblica, corso Cavour, via Duomo, piazza Duomo e piazza del Popolo, nei primi mesi del 2022 saranno installate quattro nuove telecamere nella zona di piazza Cahen nell’ambito del progetto “Scuole sicure” mentre è stato presentato in questi giorni il progetto da 200.000 euro “Orvieto + Sicura” che prevede l’estensione e implementazione della videosorveglianza anche alla periferia con il controllo delle vie di accesso alla città e quindi dell’area di Fontanelle di Bardano, de La Svolta, di via Angelo Costanzi e di Borgo Hescana.
Nelle prossime settimane sarà installato anche un nuovo varco elettronico della ztl in piazza Duomo per evitare in particolare l’accesso indiscriminato nelle ore serali e saranno installati cinque pannelli a messaggio variabile sui parcheggi insilati di Campo della Fiera e via Roma.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, infine, sono stati realizzati gli attraversamenti pedonali protetti in via della Svolta, via Monte Peglia e via dei Tigli e nuovi attraversamenti pedonali rialzati e dossi rallentatori di velocità nelle frazioni di Colonnetta di Prodo, Fossatello, Canino, Torre San Severo e Canonica.

UNA CITTA’ RIQUALIFICATA
Nel 2021 è stato portato avanti uno dei più grandi piani di riqualificazione e manutenzione della città degli ultimi decenni che ha ridato finalmente dignità a pezzi importanti del centro storico e dei quartieri ai piedi della Rupe abbandonati da tempo. Sono infatti stati eseguiti lavori di ripavimentazione di piazza San Francesco, piazza Marconi, via Soliana, via Postierla, via Cesare Nebbia, piazza Angelo da Orvieto, piazza XXIX Marzo per quanto riguarda il centro storico. E poi piazza dei Faggi a Ciconia, Bardano, via Gabelletta, via Piave, della Fornace, via Sesia, via Adda e via Bradano a Sferracavallo.
Nella prossima primavera il piano proseguirà con la selciatura di via Loggia dei Mercanti, via Alberici e via Malabranca nel centro storico e con interventi di ripavimentazione a piazza Cahen e via Bonaventura Cerretti, al Salto del Livio e San Zero, Canale, Corbara, nella zona industriale di Bardano e in località Padella.
L’obiettivo è la cura e il decoro della nostra città, stessa direzione nella quale va anche il regolamento recentemente approvato in consiglio comunale che introduce importanti novità tra le quali i dehors.
Nel 2021 è stato completamente riqualificato anche l’anello della Rupe mentre i lavori per la realizzazione del collegamento della fortezza Albornoz con il pozzo di San Patrizio, inseriti nell’intervento Rupe-Valle, hanno subito un rallentamento per via di una variante al progetto di cui aspettiamo il via libera dalla Regione.
Si è concluso nei giorni scorsi l’intervento di manutenzione straordinaria sulle 113 attrezzature ludiche presenti nei 34 parchi gioco del territorio comunale che ci ha consentito di mettere in sicurezza le aree destinate ai bambini e di rimuovere i giochi pericolosi e ormai non più a norma che saranno sostituiti. Nuovi giochi sono già stati installati presso le scuole materne e nella frazione di Colonnetta di Prodo mentre il primo intervento dell’anno 2022 riguarderà le attrezzature del giardino della Confaloniera dove è prevista anche la realizzazione di un’area fitness simile a quella inaugurata nell’anno appena trascorso a Ciconia e molto frequentata.

LAVORI PUBBLICI, L’ANNO DI SVOLTA PER LA COMPLANARE
Per quanto riguarda i lavori pubblici il 2022 sarà l’anno di svolta per la realizzazione del secondo stralcio della complanare. Approvata la variante al prg e terminato il periodo delle osservazioni sarà infatti affidato l’appalto integrato che prevede la progettazione definitiva, esecutiva e i lavori. Siamo ancora in attesa della risposta del Ministero dei Trasporti sulla richiesta di deroga che ci consentirebbe di avvicinare il tracciato della complanare all’Autostrada e tutelare maggiormente le coltivazioni della piana del Paglia in assenza della quale siamo però intenzionati a procedere speditamente per consegnare finalmente la soluzione ai problemi della viabilità di questo territorio attesa da anni.
Nel 2021 il piano triennale dei lavori pubblici è stato variato per inserire un intervento da 2,6 milioni di euro per la messa in sicurezza della scuola materna di Sferracavallo che intendiamo finanziare con la partecipazione al bando del Ministero dell’Istruzione con fondi Pnrr. Nell’anno appena trascorso è stato avviato il piano di verifiche antisismiche su tutte gli edifici scolastici di proprietà comunale che non si faceva da tempo e abbiamo investito circa 200mila euro per riqualificare il patrimonio scolastico comunale e garantire la ripresa in sicurezza delle lezioni nel rispetto delle normative anti Covid. Sono stati inoltre acquistati due nuovi pulmini e digitalizzato il servizio di pagamento di mensa e trasporti.

UNA MACCHINA PIU’ EFFICIENTE
Nel 2021 siamo tornati finalmente a mettere benzina nella macchina comunale che ora può finalmente ripartire. In questo ultimo anno, malgrado le difficoltà della pandemia, sono stati portati a termine ben otto concorsi e ne è stato bandito un nono, per un istruttore direttivo informatico, che scade in questi giorni. Sono state 26 le nuove assunzioni a valere sulla programmazione 2020-2021 e 14 le assunzioni che abbiamo messo in programma nel 2022.
Le nuove assunzioni hanno permesso un potenziamento degli uffici in settori nei quali erano state evidenziate delle criticità, come il settore tecnico divenuto strategico per cogliere le opportunità del Superbonus previsto dal Decreto Rilancio. La riorganizzazione degli uffici anche in questo settore ha così consentito di imprimere un’accelerazione tanto che nel 2021 sono state ben 316 le pratiche presentate connesse all’efficientamento energetico e agli interventi antisismici ma anche alle attività relative alla conformità urbanistica, requisito necessario per accedere al Superbonus.
In campo edile il Decreto Rilancio ha sicuramente rappresentato un importante volano di sviluppo invertendo in qualche modo la crisi del settore degli ultimi anni. In città si stanno aprendo molti cantieri e nel centro storico gli interventi riguardano maggiormente il rifacimento delle facciate e gli adeguamenti interni che contribuiranno a riqualificare anche il decoro urbano.

LE OPPORTUNITA’ DA COGLIERE
Il 2021 è stato un anno di opportunità colte e il 2022 sarà un anno di altrettante opportunità da cogliere. Abbiamo chiuso l’anno appena trascorso con una notizia molto importante che abbiamo già diffuso e un’altra che annunciamo oggi. Quella nota è che è stato finanziato con fondi Pnrr per la Rigenerazione urbana il progetto da 4,8 milioni di euro per la realizzazione del Centro per le politiche sociali nell’ex scuola media di Orvieto scalo, un intervento che consentirà di potenziare e migliorare l’accesso ai servizi sociali del Comune ma anche rivitalizzare un quartiere strategico della città. Quella ancora non nota, ma attesa, è che il 22 dicembre scorso il Cipe ha approvato l’anticipazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 21-27 con cui la Regione Umbria finanzierà con 620mila euro la realizzazione del Museo della Ceramica a Palazzo Simoncelli. Siamo in attesa della pubblicazione sul Bur e dopodiché potremmo cominciare a dare forma a un altro progetto che consentirà di valorizzare un settore produttivo di lunga tradizione come quello della ceramica e ad arricchire l’offerta turistica ed esperienziale della città.
Il Pnrr rappresenta sicuramente una grande opportunità per la nostra città e per il nostro territorio e, oltre agli interventi per Orvieto già inseriti dalla Regione Umbria nel piano presentato al Governo, stiamo già predisponendo altri progetti per partecipare ai bandi che stanno uscendo.
La sfida delle sfide per noi è sicuramente quella della riqualificazione dell’ex caserma Piave e la seconda parte del nostro mandato di governo sarà incentrata su questo. Anche per cogliere le opportunità del Pnrr, che finanzia precise linee di intervento, stiamo predisponendo un progetto di rifunzionalizzazione che metta insieme più tasselli e gradualmente possa consentirci di restituire alla comunità un pezzo importantissimo della città. Dopo anni di chiacchiere e di sogni è l’ora di essere concreti e cominciare a costruire, pezzo dopo pezzo, il futuro dell’ex casermone.

SANITA’ E RIFIUTI, A TESTA ALTA CON LA REGIONE
In questi giorni hanno tenuto e tengono banco questioni importanti che interessano il nostro territorio sul fronte della sanità e dei rifiuti. La premessa doverosa è che da parte mia e dell’amministrazione che mi onoro di guidare non c’è mai stata l’accettazione supina delle decisioni che arrivano dal governo regionale seppur politicamente affine a noi e nessun timore reverenziale. Lo dice strumentalmente chi era abituato a farlo in precedenza e che ha ridotto questo territorio a un ruolo marginale. Da queste persone non accetto lezioni di credibilità e coerenza.
Con tanto senso di responsabilità, e altrettanta fermezza, non mi sono mai sottratta a evidenziare i problemi e le criticità di questo territorio, pubblicamente e nelle sedi regionali, e non smetterò mai di farlo per tutelare gli interessi della mia comunità.
Sul fronte della sanità ci sono sul tavolo importanti investimenti e progetti per il nostro ospedale, a partire dal nuovo pronto soccorso per cui nei prossimi giorni si aprirà la conferenza dei servizi. Nei progetti della Regione Umbria da finanziare con i fondi del Pnrr è stata già inserita la realizzazione della Casa di comunità nell’ex ospedale di piazza Duomo, un intervento che ci consentirà di rafforzare la rete sanitaria sul territorio, alleggerire il carico sull’ospedale e riportare i servizi nel centro storico che ha sempre più bisogno di economia quotidiana.
Progetti e interventi che andranno contestualizzati nel rafforzamento del ruolo di emergenza-urgenza del nostro presidio all’interno del sistema regionale, potenziamento che non può prescindere dalla risoluzione dei problemi relativi alla carenza di personale e di strumentazioni.
Proprio in questi giorni, insieme agli altri sindaci, stiamo elaborando le osservazioni al nuovo piano sanitario regionale. In questo ambito chiederemo una deroga alla riduzione dei Distretti sanitari previsti dalla normativa nazionale e quindi all’accorpamento con il Distretto di Terni. Per questioni geografiche, per a particolare composizione anagrafica della nostra popolazione e per il fatto di essere Aree interna siamo infatti convinti che sul nostro territorio si possa mantenere un presidio importante sperimentando forme di integrazione con la direzione dell’ospedale.
Per quanto riguarda la questione rifiuti la mia posizione e quella delle forze politiche che sostengono questa amministrazione non è mai cambiata. Abbiamo sempre chiesto un piano regionale che chiudesse il ciclo dei rifiuti, che investisse nell’impiantistica e superasse le discariche quali unici impianti di trattamento dei rifiuti. I ritardi accumulati nel tempo e le non scelte hanno penalizzato il nostro territorio che più volte è dovuto andare in soccorso alla Regione. In verità ci aspettavamo una maggiore accelerazione anche da parte di questo governo regionale, vista l’emergenza ormai consolidata, ma attribuire i problemi ai due anni di governo di questa Giunta è assolutamente paradossale.
Condivisibile o no, la Regione ha comunque fatto finalmente una scelta nella direzione della termovalorizzazione ma il percorso individuato, la capacità residua delle discariche e i tempi di attuazione del nuovo piano regionale ci preoccupano. Abbiamo già manifestato nelle sedi opportune la nostra contrarietà a qualunque ipotesi di nuovo ampliamento della discarica e la nostra posizione rimarrà ferma”.

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