ROMA – Un Oscar Green al femminile, il concorso di Coldiretti Lazio che ogni anno premia le idee innovative dei giovani imprenditori agricoli, premiati a Bolsena, dove da venerdì si sta svolgendo il primo “Meeting del turismo rurale e del cibo”, che si è concludo ieri.
A trionfare sono state cinque ragazze e due ragazzi provenienti da tutta la regione e in particolare una da Viterbo, due da Rieti, due da Frosinone, uno da Latina e da Roma. Per loro, tra i premi, anche una caricatura realizzata dal vignettista, Alex Di Gregorio.
Ad aprire la cerimonia di premiazione è stata Camilla Petrucci, delegata di Giovani Impresa Coldiretti Lazio, che ha poi lasciato la conduzione dell’evento all’attore e comico, Marco Marzocca.
“Siamo orgogliosi dei nostri giovani agricoltori – dice il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che anche in questa edizione degli Oscar Green hanno dato il meglio con i loro progetti innovativi, prestando grande attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma mantenendo il legame alle tradizioni, che custodiscono e si tramandano di generazione in generazione. Non è mancata neanche in questa occasione la loro sensibilità su temi ambientali e sostenibili, ma anche sociali ed educativi. Notiamo con piacere che in questa edizione si sono particolarmente distinte le donne”.
Rosa Bianchini di Viterbo ha vinto nella categoria “Impresa digitale e sostenibile” con il progetto “Termocheck”, che ha ideato insieme a Giorgio, entrambi giovani ingegneri, che hanno unito il loro impegno etico e l’utilizzo della tecnologia per trasformare l’olivicoltura. Sono riusciti, infatti, ad elevare i loro oli ad un livello qualitativo senza precedenti. In che modo? Attraverso una comunicazione digitale innovativa, creando “Termocheck”, un bollino stampato con un inchiostro termocromico, che scompare se la temperatura dell’olio supera i 20 gradi, diventando quindi critica per la sua conservazione. “In questo modo lanciamo un segnale visivo al consumatore e lo sensibilizziamo sull’importanza della corretta conservazione del prodotto. Un processo reversibile, grazie al quale, il bollino riappare subito se l’olio torna alla temperatura idonea”. Lo ha spiegato Rosa salendo sul palco per ricevere il premio da Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra.
Il sindaco di Bolsena, Andrea Di Sorte, invece, ha consegnato l’oscar green per la categoria “Custodi d’Italia”, che ha visto trionfare Mauro Nanfra di Frosinone, con il progetto “Incrociare la tradizione”. Mauro, insieme al fratello Luca, gestisce l’azienda agricola nata nel 2010 dalla loro passione per la zootecnia, dove due anni dopo hanno aperto anche una macelleria con l’intento di valorizzare i capi da loro allevati, che vanno dagli ovini, fino agli ovicaprini e ai suini. Tra le numerose razze presenti come la Limousine, la Pezzata rossa, la Piemontese, Marchigiana e Valdostana anche il suino nero dei Monti Lepini. Ed è proprio dal suo incrocio con il bianco tradizionale che hanno dato vita ad una nuova razza di suino, soprannominandola “Arlecchino del cavaliere”.
E arriva da Frosinone anche la vincitrice della categoria “Campagna Amica”, Giorgia Campoli, con il progetto “Bee Happy”, che prende il nome dalla sua azienda, nata nel 2019 dalla sua passione per l’apicoltura e trova fondamento nei suoi studi umanistici al liceo e poi all’università. Parte da qui l’idea di aprire le porte della sua azienda ai bambini con eventi socio-formativi, sempre più richiesti dalle scuole e dagli asili. “L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini alla natura e a temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, alla stagionalità e all’importanza delle api nell’ecosistema”. A spiegarlo è stata Giorgia, che ha ricevuto il premio dalle mani del direttore generale della Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli.
E sono sempre gli studenti i protagonisti del progetto “L’aeroponica arriva sui banchi di scuola, 0% sprechi 100% futuro”, di Ugo Vitti dell’azienda agricola Istruzione secondaria “San Benedetto” di Latina, che ha vinto nella categoria “Coltiviamo insieme”. Al centro dell’idea innovativa una serra-laboratorio aeroponico per la coltivazione di piante di lattughino da taglio biofortificate, installata nell’Istituto San Benedetto. Per la loro coltivazione non è previsto né terreno, né substrato, perché le piantine sono sorrette artificialmente e l’apparato radicale è sospeso in aria. Per la loro crescita vengono utilizzate nebulizzazioni e soluzioni acquose, arricchite da fertilizzanti minerali, somministrati ad intervalli programmati telematicamente. “Questo tipo di coltivazione consente di “biofortificare le produzioni – ha spiegato Vitti –aumentando il contenuto di alcuni elementi nutritivi della pianta per ottenere effetti benefici sulla salute dell’uomo. I protagonisti sono i nostri ragazzi, che tramite la serra-laboratorio acquisiscono conoscenze sulla coltivazione, l’agronomia e la sensibilizzazione verso un cibo più sano ed ecosostenibile”. A premiarlo è stato il segretario di Giovani Impresa Coldiretti, Stefano Leporati.
E’ un progetto che sposa la tradizione e l’innovazione quello che ha consentito a Mariangela Vitali di vincere con “Olio Vitali beauty, la forza della natura” nella categoria “L’impresa che cresce”, premiata da, Pietro D’Erario, professore dell’Istituto agrario Emilio Sereni di Roma. Un progetto che Mariangela ha ideato sulla base dei ricordi legati a sua nonna. “E’ stata lei a trasmetterle l’uso dell’olio come elisir naturale – spiega Mariangela – per prendersi cura della pelle dopo lunghe giornate di lavoro nelle campagne”. Nasce così la linea di cosmetici Olio Vitali Beauty con lip balm, un balsamo per le labbra realizzato con olio extravergine di oliva e arricchito nella versione estiva con un filtro spf 25 che proteggere dai raggi solari, oltre ad un olio protettivo solare per capelli e ad un latte dopo sole. Olio Vitali Beauty è un brand fondato da Mariangela proprio quest’anno a Roma nei territori della Sabina tra Montelibretti e Nerola, dovesi trova la sua azienda agricola.
Ed è una donna a trionfare anche nella categoria “E’ ancora Oscar Green”. La vincitrice è Clio Tesei dell’azienda agricola Opis di Rieti, che è stata premiata dal delegato di Giovani Impresa Coldiretti, Enrico Parisi, per il suo progetto “Il nostro mondo è il mondo delle api”. La sua è una vera e propria missione, quella di far conoscere il più possibile il mondo delle api, la loro centralità sia nella natura che per l’uomo. E così il mercato di Campagna Amica diventa per la sua azienda un laboratorio itinerante delle api e dei loro prodotti con arnie, la smielatura e le degustazioni. Tutte attività che affascinano e coinvolgono consumatori e bambini. Senza i mercati di Campagna Amica l’azienda di Clio Tesei, che si trova ad Antrodoco, rischiava di non avere il risalto che la potenzialità di questo canale di vendita offre agli agricoltori.
Tra le novità introdotte quest’anno troviamo una menzione speciale pensata per gli “Agri Influencer”, che ha visto trionfare le Ecofattorie Sabine di Poggio Mirteto a Rieti con Alice Di Pietro e il suo progetto “Enter as stranger, leave as friend”. La cooperativa agricola, nata nel 1998, che Alice gestisce con il fratello da 25 anni, si è sempre contraddistinta per la sua propensione al digitale, aprendo il sito internet già nel 2000 e ad oggi hanno anche un piccolo e-commerce. Sono stati dei veri pionieri anche per l’utilizzo dei social network, ai quali sono approdati già nel 2011 con un account Facebook e nel 2015 con Istagram, entrambi nati su iniziativa di Alice, che è riuscita a raggiunger e superare i 20 mila follower. “Ne abbiamo beneficiato sin dal primo momento – spiega Alice, che ha studiato Scienze della Comunicazione e dei nuovi Media all’Università La Sapienza di Roma – e ad oggi un’altissima percentuale dei nostri nuovi clienti dell’agriturismo ci scopre su Instagram”. L’agriturismo è solo una delle attività di Ecofattorie Sabine, che accoglie al suo interno anche un caseificio per la trasformazione del latte ovino. Qui si producono pecorini e ricotta con un metodo artigianale e tra i loro prodotti di eccellenza troviamo anche il pluripremiato “Cacio Magno”, che ha rappresentato il Lazio ad Expo Milano tra le 12 eccellenze casearie della nostra regione e le 100 nazionali. A consegnare il premio, il delegato di Giovani Impresa Coldiretti Viterbo, Alessandro Dedè.