Osservatorio Città Clima, nel 2024 a Roma il record di eventi meteo estremi

Legambiente ha presentato oggi il bilancio di fine anno dell’Osservatorio Città Clima 2024, attraverso il quale vengono conteggiati e analizzati gli eventi estremi legati alla crisi climatica: giornate con esondazioni, allagamenti, siccità prolungata sono aumentate in Italia del +485% rispetto al 2015, con 351 eventi meteo estremi. Anche quest’anno, per il quinto anno di fila dal 2020 in poi, il record tra le città è quello di Roma, con 13 giornate.



“Se la Capitale continua, anno dopo anno, ad avere il record di eventi climatici estremi che si sono abbattuti sul proprio territorio – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – vuol dire che qui, ancor più che altrove, c’è il bisogno urgente di contrastare con tutte le forze le cause di tali eventi e di rendere il territorio più adatto a mitigarne le conseguenze. Gli interventi strategici e le politiche determinanti sono quelle per la cura del verde, quella di cura del sistema di collettamento e scarico delle acque meteoriche, la messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico, ma anche uno stop deciso al consumo di suolo che invece continua imperterrito a Roma, soprattutto a causa di nuovi ed enormi hangar della logistica che sorgono in un batter d’occhio a sostituire aree non edificate”. 
Secondo il rapporto annuale ISPRA sul consumo di suolo in Italia, pubblicato nelle scorse settimane, la Capitale continua a stare anche in questo caso, sul podio per i numeri enormi di asfalto e cemento che sostituiscono terreni naturali: sono 71,33 gli ettari di incremento del suolo consumato a Roma nel 2023, pari a circa 50 campi da calcio, che fanno della città, il terzo peggior comune d’Italia e peggiore in assoluto tra le grandi città capoluogo di Regione.

image_pdfEsporta in PDFimage_printStampa la pagina
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE