Osservatorio sui lavoratori pubblici

Nel 2022 il numero di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nell’anno è stato di 3.705.329, con una retribuzione media di 34.153 euro e una media di 278 giornate retribuite.

La Scuola assomma il 39,7% dei lavoratori, seguita dal Servizio Sanitario con il 20%, dalle Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) con il 15,2% e dalle Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco con il 14%.

I lavoratori pubblici con contratto a tempo indeterminato nel 2022 sono stati 3.065.709, circa l’82,7% del totale, con una retribuzione media annua di euro 38.083 e 299 giornate medie retribuite.

Il 77,9% dei lavoratori pubblici ha un’età uguale o maggiore di 40 anni. Nel complesso, le lavoratrici superano i maschi con un’incidenza di oltre il 60% in tutte le classi di età, tranne in quelle fino a 19 anni e 20-24 anni, nelle quali la distribuzione per genere è quasi paritaria (rispettivamente, 58% e 53% i maschi, 42% e 47% le femmine).

La retribuzione media annua nel 2022, pari a 34.153 euro nel complesso, risulta molto differenziata sia per età sia per genere. In particolare, aumenta al crescere dell’età fino a stabilizzarsi dai 55 anni in poi ed è costantemente più alta per il genere maschile (40.157 euro contro 30.262 euro per le donne nel totale).

Nel 2022, il 23,9% dei dipendenti pubblici lavora nelle regioni nel Centro; seguono le regioni del Nord-ovest con il 22,8%, il Sud con il 21,8%, il Nord-est con il 20% e le Isole con l’11,4%.

Le retribuzioni medie nel 2022 presentano i valori più bassi nelle due ripartizioni del Nord: rispettivamente 33.025 euro nel Nord-ovest e 33.000 nel Nord-est. Il valore più alto si registra al Centro, con 35.804 euro.

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