di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Ieri 17 luglio, nell’ambito di Ferento Teatro Festival 2024, è andato in scena uno strepitoso “Amleto” da William Shakespeare, con l’adattamento e la regia di Davide Sacco e le musiche di Francesco Sarcina. Un’opera moderna che ha posto l’accento sul passaggio generazionale padri/figli, li mette a confronto e dopo che il figlio ha superato insicurezza, ribellione e dolore e accetta la guida del padre, ne fà un unico personaggio.
Fantastici i protagonisti Francesco Montanari (nella parte di Amleto figlio) e Franco Branciaroli (re Amleto padre), e non da meno tutti gli altri bravissimi attori quali: Sara Bertelà, Francesco Acquaroli, Gennaro Di Biase, Raffaele Ausiello, Amedeo Carlo Capitanelli, Matteo Cecchi, Flavio Francucci, Caterina Tieghi.
L’opera si apre su una piccola sala cinematografica illuminata di rosso che proietta sullo schermo l’immagine del re Amleto che sembra arrivare dall’aldilà. Il re è stato assassinato già da quattro mesi ma l’ignaro figlio Amleto che non ne conosce l’autore, non riesce a decidere per la sua vita e rimane succube dell’anima virtuale del padre che lo sceglie come guida per smascherare e punire il responsabile zio, che ha pure sposato sua madre. Così i due Amleti si uniscono nel loro piano per bloccare lo zio re Claudio, ora al potere. Importante è la figura dell’amata Ofelia che alla fine sarà l’unica a decidere cosa fare della sua vita e, a sopresa, sceglie il suicidio.
Applausi e cori di bravi, bravi a non finire.
Ferento Teatro Festival 2024 è organizzato, come avviene da oltre venti anni, da Consorzio Teatro Tuscia con la direzione artistica di Patrizia Natale ed è sostenuto dal contributo del Ministero della Cultura, che dal 2022 lo ha riconosciuto Festival a livello nazionale, dal Comune di Viterbo, dalla Regione Lazio, da Fondazione Carivit e da Ance Viterbo.
Per ulteriori informazioni sui biglietti e sulla stagione teatrale, consultare la pagina fb Ferento Teatro Romano o il sito www.teatroferento.it/.
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