di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Piazza San Lorenzo piena di gente per assistere allo spettacolo “Over” di Pier Maria Cecchini, il noto attore e regista, nell’ambito di “Ombre festival”. Per oltre due ore di spettacolo Pier Maria Cecchini ha fatto sorridere, ma al tempo stesso riflettere gli spettatori sul significato della vita, sulle domande, grandi e piccole, che ci facciamo nel corso del tempo, in primis, qual è il senso della nostra esistenza di essere umani a quella classica, che già da piccoli i nostri genitori ci pongono chiedendoci cosa vogliamo fare da grandi. Ha portato in scena argomenti importanti, facendo paragoni tra la gioventù di un tempo e quella attuale, legata ai social, a modi di mangiare diversi, alle troppe parole inglesi che usiamo nel nostro linguaggio comune. Ma ha anche rappresentato spaccati del vivere quotidiano, come i rapporti di coppia ed il post Covid, che ha reso tutti più diffidenti e lontani: “Non portiamo più la mascherina sulla bocca, ma sul cuore”- ha detto. L’importanza di vivere la vita appieno è stata evidenziata nel corso della sua performance, inframmezzata da interventi musicali a cura del talentuoso M. Paolo Beretta, riflessioni coreografiche di Manuela Galvagno e Federica Ravello e le sonorità vocali di Serena Galasso. OVER è un modo di essere, un modo di vivere. Si rivolge a tutti coloro che non hanno mai smesso di sognare e credere in un futuro possibile, a coloro che non si sono mai arresi e hanno sempre coltivato la speranza. Gli Over sono gli eroi silenziosi del quotidiano, persone comuni che si distinguono per la loro straordinaria diversità. Pier Maria Cecchini ha così presentato questi personaggi eccezionali raccontandoci le loro vite in modo semplice, regalandoci momenti di risate, sorrisi e riflessioni. Un invito a riflettere sulle nostre vite ed a riscoprire l’importanza di continuare a sognare e sperare.
VIDEO E FOTO DI FEDERICO USAI