Palazzo Santoro, Pelliccia: “Incontro con la sindaca Frontini”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Carissimi utenti, purtroppo il clamore suscitato dalla mia risposta al prof. Mattioli di ieri mi obbliga e mi convince a una breve precisazione, che a mio modo di vedere dovrebbe suonare come una pietra tombale sulla questione. Dimentichiamo il passato, dimentichiamo le richieste, le accuse, le guerre giuste e quelle sbagliate. Dimentichiamo tutto. La questione, come già scrivevo ieri e ribadisco oggi, verrà sciolta dalla Sindaca e dalla sua Giunta. Io sono un semplice uomo delle istituzioni che si spende, a costo di gravi danni alla propria già malferma salute, per il bene comune. Il dott. Avv. Roberto Saccarello ha già in programma un audit con la Sindaca e avrà modo di esporre le proprie ragioni e quelle dei Cavalieri che rappresenta, e saranno senza dubbio ragioni sacrosante. Io da par mio, dopo aver parlato al telefono con il cortese prof. Mattioli, preveggo, approvo e anzi sottoscrivo qualsivoglia cosa il prof. Mattioli avrà da dirmi pubblicamente. Non si tratta di non volere, ma più precisamente di non poter rispondere. Pio VII nell’opposizione postrema e ultima a Napoleone pronunciò poche parole che diventano oggi il mio motto: «Non debemus, non possumus, non volumus» (Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo). Il tempo dei discorsi è finito per me, quello che si attende sono solo i fatti, unica arma concreta che attesti il valore di un uomo delle istituzioni. Chiudo con dei versi di Carducci che ben significano ciò che voglio dire: “Io vo’ fuggir dal turbine co ’l volo. Dove una torre ruinata so:Là come lupo ne la notte solo. Io co ’l vento e co ’l mare ululerò”.

Paolo Pelliccia, commissario straordinario della Biblioteca Consorziale di Viterbo

 

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