Paola Marchetti (Alleanza Sinistra, Verdi e Reti Civiche): “Incidenti sul lavoro: basta proclami, la vita del lavoratore non può essere ostaggio della fatalità”

Riceviamo e pubblichiamo: “Ieri un muratore, l’ennesimo, è caduto da una impalcatura mentre lavorava ed è morto. Nel solo 2022, sono più di 500 i lavoratori morti mentre lavoravano”, attacca Paola Marchetti.

“Da anni, ad ogni evento di questo tipo si moltiplicano le dichiarazioni e i commenti, a cui il potere legislativo non fa seguire nessun provvedimento.
Forse perché parlare di incidenti e morti sul lavoro in campagna elettorale non porta ne’ popolarità ne’ voti. Infatti non ne parla nessuno..”, sottolinea amaramente Paola Marchetti.

“In tanti hanno parlato di infortuni mortali, hanno espresso pareri e ipotizzato soluzioni. Il ministro del Lavoro ha annunciato interventi sull’organico degli ispettori, nell’edilizia, nell’estensione della copertura assicurativa a categorie di lavoratori dipendenti e autonomi oggi esclusi, e più in generale sull’intero versante della sicurezza.
Interventi imprescindibili, ma probabilmente tardivi, se è vero come è vero che nei cantieri e nei luoghi di lavoro si continua a morire, come in guerra”, accusa Paola Marchetti.

“Le norme ci sono e vanno fatte rispettare. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali. Vanno coinvolti gli attori del sistema nazionale di prevenzione, vanno rafforzati i controlli (l’86% delle imprese controllate risulta irregolare), va promossa una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, va potenziata la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dalla scuola, soprattutto, va sconfitta una cultura del “tutto e subito” che considera il lavoratore una merce al servizio della massimizzazione del profitto”, propone Paola Marchetti.

“Da questo punto di vista, l’ecobonus 110% se, da un lato, ha rappresentato un indubbio volano per il rilancio del settore edilizio, dall’altro, ha costretto molte imprese ad accelerare i tempi di lavoro, con pesanti ricadute negative sulla sicurezza nei cantieri”, precisa Paola
Marchetti.

“L’italia è uno dei pochissimi paesi dell’Unione europea privi di una strategia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, rilancia Paola Marchetti.

“Soprattutto nelle piccole e medie imprese spesso c’è trascuratezza: le normative in materia di sicurezza vengono viste come un onere e un costo da ridurre, non un investimento. Un altro problema è l‘interpretazione burocratica degli adempimenti che riguardano la formazione. Gran parte degli infortuni gravi sono dovuti a mancata valutazione del rischio e a mancata formazione”, attacca Paola Marchetti,

“Esiste, poi, un falso mercato della formazione con soggetti che danno certificazioni senza fare i corsi e società che vendono corsi spesso teorici e in una logica di massimo profitto”, accusa Paola Marchetti.

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