Riceviamo e pubblichiamo: “Questa mattina ho aderito anche io alla petizione, lanciata da un gruppo di scienziati (tra cui il viterbese Riccardo Valentini) contro i cambiamenti climatici affinché il voto del 25 settembre sia anche un voto consapevole su questo decisivo e cruciale terreno ”, sostiene Paola Marchetti.
“Abbiamo alle spalle una stagione estiva drammatica, segnata da temperature elevate, siccità costante, corsi d’acqua in secca, interi comparti economici, come l’agricoltura e gli allevamenti, in grave sofferenza”, argomenta Paola Marchetti. “Mai come questa stagione abbiamo toccato con mano cosa significhi la crisi climatica per un Paese come l’Italia”, puntualizza Paola Marchetti. “E da più parti si fa notare che la stagione appena trascorsa rischia di essere la più fresca dei prossimi anni!!”. “Di fronte a questo quadro estremamente preoccupante non c’è molto tempo da perdere. Il voto del 25 settembre sarà anche un voto per decidere come affrontare questa situazione. Il tempo dei rinvii è finito”.
“Occorre accelerare l’abbandono delle fonti fossili di energia ed accompagnarlo con un piano massiccio di investimenti sulle rinnovabili, con la promozione un po’ ovunque di comunità energetiche, con la trasformazione degli edifici pubblici in luoghi dove produrre energia pulita”,
“Parallelamente è necessario che la prossima legislatura si caratterizzi per investimenti massicci (implementando quello previsto con il PNRR) sulle reti idriche (al fine di combattere la dispersione che in alcuni territori determina la perdita del 30% dell’acqua immessa in rete)”, specifica Paola Marchetti.
“Questo vale anche a Viterbo, dove lo stato dei fiumi in secca, come il Marta ed il Fiora, impone una riflessione diversa su tutto il ciclo dell’approvvigionamento idrico. Mai come in questo momento la decisione di aprire Talete ai privati appare sbagliata e fuori dal tempo”.
“Chi si candida al prossimo Parlamento ha l’obbligo di pronunciare parole di verità su questo punto cruciale!”. “Così come la prossima legislatura dovrà segnare un salto di qualità importante anche contro il consumo di suolo. I dati pubblicati di recente dimostrano che, anche nel Viterbese, in molti casi si continua ad agire come se il tema della impermeabilizzazione del suolo non fosse un drammatico problema strettamente connesso al cambiamento climatico”. “Come ci insegnano le giovani generazioni, che in tutto il mondo sono scese in piazza con il movimento dei Friday for future, il tempo è adesso per salvare il pianeta e per salvare noi stessi”, conclude Paola Marchetti.
