Paola Minaccioni apre l’omaggio a Fellini del “Tuscia Film Fest”

VITERBO – Sarà Paola Minaccioni ad aprire venerdì 8 settembre 2023 nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo (ore 21, ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili) Io e Federico, appuntamento di chiusura della ventesima edizione del Tuscia Film Fest.

Due serate per ricordare – a trenta anni dalla sua morte – il cinema di Fellini e il suo rapporto con la Tuscia.

Due conversazioni condotte da Enrico Magrelli tra letture e il ricordo dei principali film (I vitelloni, La dolce vita, La strada) del cineasta romagnolo che hanno trovato nella provincia di Viterbo un ideale scenario.

Un’occasione proposta dal Tuscia Film Fest per rendere omaggio al cinema italiano e per esaltare il suo legame con le location, in questo caso «felliniane», del territorio.

Nelle due serate dell’evento sarà visitabile fino alle ore 21 la mostra Tuscia, la terra del cinema, ospitata nell’adiacente Museo di Portici del Palazzo dei Priori.

Da I vitelloni a Freaks Out; da La dolce vita a Uccellacci Uccellini; da Il vigile a L’armata Brancaleone, a Le avventure di Pinocchio; da Nostalghia ad Habemus Papam, fino alle serie televisive The Young Pope e Catch-22 e così via.

La mostra è un viaggio lungo un secolo in compagnia dei film girati nella provincia di Viterbo. Accompagnato da sedici iconiche foto di scena e – in video – da testimonianze e dall’illustrazione degli itinerari cineturistici della Tuscia.

Nata a Roma, Paola Minaccioni ha seguito una formazione di drammaturgia classica: per alcuni anni ha fatto parte del laboratorio di Serena Dandini e ha frequentato anche il Centro sperimentale di cinematografia.

Televisione, cinema, teatro e cabaret sono così al contempo i suoi diversi luoghi di espressione.

Dal 1993 ad oggi ha lavorato in molti film come Le donne non vogliono più di Pino Quartullo, Cuore sacro di Ferzan Özpetek, Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti e Igor Skofic, Cemento armato di Marco Martani, Un’estate al mare di Carlo Vanzina, Reality di Matteo Garrone, Universitari – Molto più che amici di Federico Moccia, Benedetta follia di Carlo Verdone, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani.

Nel 2012 viene candidata sia al Nastro d’argento che ai Ciak d’oro come migliore attrice non protagonista, vincendo un Globo d’oro nella stessa categoria, per il film Magnifica presenza di Ferzan Özpetek. Due anni dopo è ancora con Ozpetek per Allacciate le cinture, grazie al quale ottiene il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista e la nomination al David di Donatello nella stessa categoria. È tra I protagonisti principali della serie di Ferzan Ozpetek Le fate ignoranti disponibile su Disney Plus.

La sua attività artistica prosegue anche in radio con il programma di successo Il ruggito del Coniglio su Radio2.

Ha concluso a teatro L’attesa per la regia di Michela Cescon con Anna Foglietta.

Al cinema è uscito a giugno Una famiglia mostruosa diretta da Volfango De Biase e il 30 agosto è uscita Una commedia pericolosa per la regia di Alessandro Pondi, con cui ha già lavorato per School of Mafia. La vedremo di nuovo al cinema nel film La Guerra del tiburtino terzo per la regia di Luna Gualano.

Dopo Paola Minaccioni un’altra grande protagonista del cinema italiano, Barbara Ronchi, sarà ospite nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo sabato 9 settembre (ore 21) per la seconda e conclusiva serata dell’evento.

Io e Federico è organizzato dal Tuscia Film Fest e dall’Associazione Cineclub del Genio di Viterbo in collaborazione con l’Italian Film Festival Berlin e la Fondazione Carivit.

Tra i partner istituzionali e non della manifestazione: MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, Comune di Viterbo, ANCE Viterbo, Confartigianato Imprese Viterbo, Comune di Bagnoregio, Casa Civita, Comune di Soriano nel Cimino, Sacro Bosco di Bomarzo, In arte Vicino, Teatro Romano di Ferento.

 

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