ROMA – Nel primo pomeriggio di oggi il Santo Padre Papa Francesco si è recato in visita alla sede della Fondazione Roma presso Palazzo Sciarra Colonna in Via del Corso – Roma.
È stato accolto dal Presidente Franco Parasassi, dai componenti del Comitato di Indirizzo, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei Sindaci e dal Direttore Generale Renato Lattante. Presenti anche i familiari.
Dopo aver benedetto la piccola Cappella fatta costruire all’interno del Palazzo, il Papa si è intrattenuto con i vertici della Fondazione presso la Sala delle Assemblee. Papa Francesco ha ringraziato la Fondazione Roma per l’impegno profuso nella sua attività istituzionale ed ha sottolineato l’importanza della gratuità in tutti gli ambiti e, in particolare, nella cultura. Emozionante è stato anche il richiamo del Papa al senso dell’umorismo che deve accompagnare la quotidianità di ogni uomo e, a tal proposito, ha ricordato una bella preghiera di S. Tommaso Moro.
Nel corso dell’incontro, il Presidente, dopo aver ringraziato a nome della Fondazione della visita ed averne evidenziato il carattere di assoluta eccezionalità, ha anche ricordato la recente visita del Papa a Palazzo Cipolla facente parte del Museo del Corso – Polo museale, lo scorso 8 dicembre, per ammirare il capolavoro di Marc Chagall la “Crocifissione bianca”, opera tanto amata dal Papa, e quella un po’ più risalente nel tempo, precisamente il 12 aprile 2019, al “Villaggio Alzheimer” della Fondazione Roma, nella zona della Bufalotta della Capitale, che assiste gratuitamente soggetti colpiti da Alzheimer e da Parkinson con un modello di approccio assistenziale veramente pionieristico per l’Italia.
Il Presidente Parasassi, nel suo indirizzo di saluto, ha manifestato al Santo Padre l’emozione e la felicità di tutti i componenti degli organi della Fondazione per l’eccezionale evento ed ha rilevato come oggi la Fondazione si trovi investita di grandi responsabilità, poiché tutti guardano a noi per far fronte a bisogni sempre più impellenti e diffusi. Di fronte ad un contesto di grandi emergenze, la Fondazione sta, però, rispondendo generosamente, estendendo la sua solidale vicinanza non limitandola al tradizionale territorio di intervento, ma arrivando ad operare anche all’estero con iniziative di carattere umanitario e sanitario. Egli ha proseguito illustrando brevemente a Papa Francesco i progetti realizzati in Argentina a Bahia Blanca nella provincia di Buenos Aires a favore delle popolazioni colpite dalla devastante tempesta dello scorso dicembre; in Togo, nell’Arcidiocesi di Lomé, per dotare la comunità locale di apparecchiature ecografiche per le gestanti; nel distretto di Betlemme per il potenziamento dei servizi socio-sanitari; in Libano ed in Ucraina a favore delle popolazioni martoriate dalla guerra. Sottolineando inoltre come tutte queste iniziative siano state realizzate attraverso enti riconducibili alla Chiesa; iniziative che si aggiungono ai tradizionali interventi realizzati con Caritas e la Diocesi di Roma, l’ultimo dei quali a favore delle parrocchie di periferia, e con il Circolo San Pietro.
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