“Parole per Alessio”, una cerimonia laica per ricordare Alessio Paternesi (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il titolo dell’iniziativa organizzata il 18 settembre presso la sala dell’Amministrazione provinciale, a un mese dalla scomparsa è stato veramente perfetto.
Tante le parole dette per ricordarlo, difficile da contarle: pensieri, ricordi, aneddoti sono arrivate da amici, parenti, giornalisti, artisti e amministratori.
Non solo parole per ricordare l’artista e amico Alessio, ma anche proposte concrete per non dimenticarlo.

Infatti, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, ha colto l’occasione per comunicare che la sala Anselmi, in via Saffi, appena saranno conclusi i lavori di restauro in atto, verrà intestata all’artista.

Altre iniziative sono state intraprese durante i giorni dedicati alla festa di Santa Rosa.
Il presidente del sodalizio Massimo Mecarini, ha ricordato che durante il giro delle sette chiese, con i facchini più giovani è stata organizzata una sosta presso il monumento al facchino, realizzato da Paternesi e situato a p.zza della Repubblica.
Anche durante i trasporti delle mini macchine è stato ricordato l’artista con delle “girate” speciali.

Il direttore della testata Tusciaweb, Carlo Galeotti, dedicherà la rassegna del Festival “I pirati della bellezza “all’artista Paternesi perché era un creatore del bello che partiva dalla bellezza.
Grande rammarico, ha poi aggiunto il direttore, per le nuove generazioni che non hanno avuto, come è stato per la generazione degli anni 70, l’opportunità di conoscerlo. Non si può piangere Alessio, ma festeggiarlo perché è uno dei grandi artisti del Novecento; una sala della Galeotti editore, sarà dedicata a lui.

L’assessore della cultura Alfonso Antoniozzi ha invitato i presenti ad una riflessione con una sua propria definizione dell’artista:” L’artista è una persona speciale perché ha mantenuto la capacità di essere bambino e non ha paura di giocare. Ogni opera che crea è una sua invenzione che racconta una storia, la sua in quel momento specifico della vita e ci apre l’anima”.

Una cerimonia laica alla presenza della figlia Monica e della moglie Danka, il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri, paese nativo di Paternesi e dove è sepolto, per ricordare l’uomo e l’artista che amava il suo territorio e lascia le sue opere a testimonianza.

 

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