CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Riceviamo dal Partito della Rifondazione Comunista Circolo Enrico Minio – Civita Castellana e pubblichiamo: “In questi giorni gli industriali, tramite i media ed i loro politici di riferimento, stanno dando vita ad una serie di pressioni con l’intento di far riaprire al più presto le fabbriche del distretto industriale delle ceramiche.
Il rischio che le stesse possano caratterizzarsi come luogo di diffusione del virus è concreto, come è stato già denunciato dalle organizzazioni sindacali, rischio ancor più temibile in un distretto come il nostro dove molti cittadini già soffrono di patologie polmonari connesse proprio al lavoro in ceramica.
Per noi l’ipotesi di far ripartire la produzione attraverso il lavoro di 700 operai (cifra dichiarata da Unindustria) è inaccettabile.
Si esporrebbero i lavoratori e le loro famiglie ad un rischio enorme, rischio che non possono e non devono essere costretti a correre!
Purtroppo ancora una volta si deve rilevare come gli industriali antepongano la logica del profitto privato all’interesse pubblico ed anche alle leggi dello stato. Civita Castellana deve essere fiera della risposta responsabile data dai suoi cittadini alle misure imposte di contenimento del contagio, risposta che decisioni come quelle paventate dagli industriali rischiano di vanificare.
Per noi la salute dei cittadini viene prima del profitto, per questo quando e come tornare al lavoro lo devono decidere le autorità sanitarie e non certo Unindustria!
Invitiamo infine il Sindaco di Civita Castellana, in veste di massima autorità sanitaria, a prendere posizione in favore dei cittadini e degli operai ceramisti e a non essere succube delle richieste degli industriali”.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo Enrico Minio – Civita Castellana
