Pelliccia (Federazione sindacati autonomi CNPP): “Servirebbero più strutture detentive anche in Abruzzo e Molise”

ROMA- “Dopo i recenti fatti di cronaca, che hanno interessato l’istituto penitenziario di Torino, occorre avviare una riflessione intrinseca al piano politico del Guardasigilli – afferma Domenico PELLICCIA Segretario Generale Aggiunto Federazione Sindacati Autonomi CNPP – ovverosia riqualificare strutture come ex caserme per destinarle a nuovi Istituti, con peculiarità strutturali ed organizzative diverse da quelli in essere, che potrebbero ospitare detenuti che devono scontare peni brevi e che non abbiano commesso reati ostativi significativi, come quelli contro la persona (omicidi, femminicidi) etc… Bisogna, altresì, considerare una rivalutazione dei cosiddetti “braccialetti elettronici”, quale misura alternativa e significativi rafforzamenti di tutta l’esecuzione penale esterna (con mezzi, risorse e formazione). Serve, ora più che mai, una metamorfosi del sistema penitenziario italiano”.

“Nella mattinata di ieri, presso la Casa Lavoro di Vasto, la Polizia Penitenziaria ha sventato un suicidio di detenuto italiano 37enne, con evidenti problematiche psichiatriche – sostiene Giuseppe MEROLA dirigente nazionale Federazione Sindacati Autonomi CNPP – e nei vari istituti abruzzesi insistono tanti detenuti affetti da tali problematiche, senza che vi sia stata mai una soluzione concreta o strutture idonee, realizzando un progetto più ampio, ad gestire detenuti con tali difficoltà; senza che si ricorra quotidianamente al buon senso della Polizia Penitenziaria. Servirebbero più strutture detentive anche in Abruzzo e Molise, partendo dalla riapertura dell’ex Istituto Penale per Minorenni dell’Aquila (attualmente Centro di Prima Accoglienza in evidente disagio strutturale e logistico), sperando entro l’anno, come da rassicurazioni ricevute nel corso del recente incontro con i vertici del Dipartimento, visto il prossimo perfezionamento di un protocollo con l’Università”.

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