di REDAZIONE-
ORTE (Viterbo)- Un nuovo disservizio ha colpito i pendolari della tratta Roma-Firenze, lasciando numerosi viaggiatori bloccati a Orte. Il 5 marzo, i passeggeri del regionale veloce 4732, partito da Roma alle 18, si sono trovati impossibilitati a proseguire il viaggio a causa della partenza anticipata del treno 4106, che avrebbe dovuto portarli verso Orvieto e Chiusi.
Mentre il 4732 entrava in stazione, il 4106 era già partito, costringendo i passeggeri a trovare soluzioni alternative. I viaggiatori diretti a Orvieto e Chiusi sono stati riprotetti sull’Intercity 598 senza costi aggiuntivi, ma hanno dovuto attendere circa mezz’ora e sono arrivati a destinazione con venti minuti di ritardo. Per coloro che provenivano da stazioni minori, la situazione si è rivelata ancora più complessa, costringendoli a cercare altre opzioni di rientro.
Il Comitato Pendolari Roma-Firenze ha espresso forte indignazione per l’accaduto, denunciando disagi quotidiani e mancanza di spiegazioni da parte di Trenitalia e Rfi. “Ogni giorno un disagio e ogni giorno chiediamo spiegazioni che non ci vengono fornite”, hanno dichiarato. Inoltre, hanno sottolineato l’aumento dei costi dei biglietti a fronte di un servizio sempre più inefficiente.
I pendolari chiedono un intervento delle istituzioni e della politica per chiarire le motivazioni di questi disservizi e per trovare soluzioni concrete. “Non possiamo più essere tanti Ulisse – affermano – perché noi viaggiamo per lavoro o studio, non per diletto”.
L’ennesimo episodio di disagi sulla linea ferroviaria Roma-Firenze evidenzia la necessità di miglioramenti urgenti per garantire ai pendolari un servizio affidabile e puntuale.
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