ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “Al presidio sotto Regina Coeli si è presentato il Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise il dr. Carmelo Cantone , nonché Vice Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, oltre al Direttore del carcere trasteverino di Regina Coeli, dr.ssa Claudia Clementi ed a vari vice direttori ed il comandante Ezio Giacalone, che hanno avuto una interlocuzione con le OOSS promotrici della manifestazione.
per la Fns Cisl Lazio era presente il Segretario Generale Massimo Costantino , il segretario generale Fns Cisl di Roma capitale e Rieti, Riccardo Ciofi ed il Segretario Generale Aggiunto Ugo Di Francesco, oltre agli amici della Fns Cisl di Regina Coeli .
La Fns Cisl ha riferito ai presenti che il Personale appare allo stremo, con una condizione di sovraffollamento detenuti che permane, con una dotazione di polizia penitenziaria insufficiente numericamente, con mezzi e strumenti spesso inadeguati e Strutture vetuste che necessitano di ingenti investimenti di manutenzione straordinaria e/o di complete ristrutturazioni.
La Fns Cisl ha sollecitato ripetutamente la ministra della Giustizia e il Consiglio dei ministri a completare con assunzioni straordinarie la dotazione organica decretata fin dal 2017 del personale della Polizia penitenziaria: mancano oltre 5mila unità , solo nella Regione Lazio ne mancano circa 500, mentre Regina Coeli ne mancano 146 unità ( previsti 516 , presenti 370).
Non è da meno il sovraffollamento nel carcere di Regina Coeli attualmente è di 343 detenuti in più, previsti 615, presenti 958.
La FNS CISL LAZIO più volte è intervenuta sulle problematiche commesse alle criticità dovute alla gestione di internati da parte della Polizia Penitenziaria- evidenziando come le strutture REMS ( residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza )fossero in numero minore rispetto alle reali esigenze e che da alcune decisioni gestionali era estromessa l’Amministrazione Penitenziaria ( min giustizia ).
L’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 22 del 2022,ha dichiarato che vi è necessità dell’applicazione concreta delle norme vigenti in materia di residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) nei confronti degli autori di reato affetti da patologie psichiche , poiché, presentano numerosi profili di frizione con i principi costituzionali, che il legislatore deve eliminare al più presto.
Ci appelliamo quindi nuovamente alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, affinché ci aiuti a convincere il Governo ed il Parlamento che è necessaria almeno una deroga per la Polizia Penitenziaria, che superi i limiti previsti anni prima dalla Legge Madia, e consenta non un aumento della dotazione del Corpo ma il suo effettivo completamento nelle assunzioni per rispettare quanto sancito come organico di necessità per il funzionamento del sistema. Non c’è più tempo Ministra Cartabia, il sistema penitenziario è al collaso”.