Pensioni: Marrella (Confael), non c’è mai stata opposizione seria alla povertà pensionistica

Roma – “La verità è che sulle pensioni i governi hanno sempre fatto cassa, mettendo strumentalmente i giovani contro gli anziani, mentre in realtà hanno privato le generazioni dopo il 1995 di una prospettiva previdenziale dignitosa”. Lo afferma, in una nota, il Segretario generale della Confael, Domenico Marrella commentando il mancato aumento delle pensioni.

“Nemmeno sui lavori usuranti e gravosi – dice Marrella – si è mai trovata una soluzione . Non c’è nessuno che non sia consapevole di questo. Ma in questi decenni Cgil, Cisl e Uil non si sono opposte davvero, basti pensare alle sole 3 ore di sciopero nel 2012 contro l’approvazione della Fornero e questo la dice lunga sul ‘filo rosso’ che ha sempre unito il sindacato e la politica, di fatto emarginando l’autonomia sindacale”.

Secondo il leader della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori – ”esiste purtroppo il povero pensionato, colui che nei limiti del possibile riesce a campare dopo aver lavorato dignitosamente per questo Paese. Nel nostro direttivo nazionale del 15 e 16 maggio a Fiuggi affronteremo il tema del sistema pensionistico e della denatalità perchè le entrate non coprono le uscite e le pensioni sono troppo basse e vanno adeguate a quelle dell’eurozona”.

Per Marrella ”occorre aumentare le pensioni minime con riferimento ai contributi versati e aumentare le pensioni di chi ha le retribuzioni più basse. In particolare, va difesa la condizione delle donne, sia delle attuali pensionate (generalmente più povere), sia di quelle future, senza meccanismi penalizzanti, come è stata Opzione donna. Bisogna rivendicare l’integrazione contributiva e retributiva dei periodi di maternità e i congedi parentali”.

Ufficio Stampa Confael

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