Per Viterbo Capitale Europea della Cultura 2033 si è aperta una Open Call alle idee cittadine

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – “Tutti per uno, uno per tutti” come il celebre  motto di Alexandre Dumas nel romanzo “I tre moschettieri”, Viterbo, futura e possibile Capitale Europea della Cultura per il 2033, con l’intento di dare un valore alto e nobile tra persone di culture diverse ma unite da un fine comune, chiama a raccolta, con una ‘Open Call’, tutti i cittadini e realtà del territorio a comunicare idee e proposte che, se valide, potranno entrare a far parte del dossier di candidatura ECOC che Viterbo dovrà presentare tra il 2026 e il 2027.

Questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo dei Priori, l’iniziativa ‘Open Call’ è stata presentata dalla sindaca Chiara Frontini che definisce “la candidatura di Viterbo a capitale europea della cultura 2033 come un processo coordinato, impegnativo e reticolare”, e dal vice sindaco Alfonso Antoniozzi, assessore alla Capitale Europea della Cultura per il 2033.  Mentre le modalità e le tempistiche delle idee progettuali di tutti i cittadini (in forma singola, congiunta o associata), enti, organizzazzioni e/o associazioni culturali, sociali ed economiche della provincia di Viterbo, utili a questa pregevole iniziativa, sono state invece illustrate da Maria Chiara Giovannelli, dottoranda Unitus con progetto di ricerca sulla candidatura di Viterbo, che definisce la giornata di oggi, “un giorno storico”.

Che cos’è l’iniziativa ECOC (Capitale Europea della Cultura) – “L’iniziativa nasce nel 1985 su proposta dell’allora ministro Melina Merkouri, con lo scopo di mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa, promuovendo l’importanza della cultura per lo sviluppo della città. L’Europa definisce preventivamente e per ogni anno, quali paesi, europei e non, potranno concorrere all’iniziativa ECOC e come nominare, tramite un processo di selezione, una città vincitrice per ogni stato designato dall’Europa. L’Italia, dopo il 1986, il 2000, il 2004 e il 2019, potrà nel 2033 nuovamente concorrere a tale iniziativa”. Viterbo non vuole perdere questa occasione e per questo sta lavorando alacremente.

Alfonso Antoniozzi precisa: “Abbiamo già approvato il protocollo che mira alla formazione del comitato promotore. Protocollo che stiamo inviando ai vari stakeholder i quali lo restituiranno firmato. Abbiamo anche iniziato il lavoro di aggiudicazione del bando di comunicazione di capitale europea della cultura, che puntiamo a chiudere entro la fine dell’anno. Quindi in ordine, ci sarà il comitato promotore che a sua volta genera il comitato scientifico e la ‘Open Call’ con i risultati ottenuti. Poi inizierà il lungo lavoro di elaborazione del dossier di candidatura. Avremo anche una collaborazione con Lazio Innova a Valle Faul dove si terranno degli incontri mirati”.

I moduli sono disponibili da oggi sul sito internet del comune. Le idee progettuali potranno essere inviate o con una Pec a: cultura@pec.comuneviterbo.it ; o per raccomandata A/R da spedire a Via Garbini 84/b, 01100 Viterbo, o consegnate all’Ufficio Protocollo in piazza del Plebiscito. La documentazione dovrà pervenire entro 90 giorni dalla data di questo avviso.

 

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